L'AQUILA - "Domenica 29 giugno si terrà a L’Aquila l’evento “Gran Sasso Street Tour 2025”, organizzato dall’Associazione Abruzzo Racing Club. Il programma prevede un raduno di automobili, dalle storiche alle supersportive, presso l’aeroporto di Preturo (AQ), dalle ore 8:00 alle 12:45, per poi proseguire con un giro panoramico verso la piana di Campo Imperatore: dal Passo delle Capannelle a Fonte Vetica, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.L’evento, patrocinato dal Comune dell’Aquila e legato al marchio “L’Aquila Capitale della Cultura 2026”, solleva forti perplessità da parte della Commissione per la Tutela dell’Ambiente Montano (TAM) del Club Alpino Italiano dell’Aquila.
«Negli anni passati – afferma la Commissione TAM – abbiamo già assistito a manifestazioni simili, durante le quali il rumore di motori e spesso anche la musica ad alto volume da parte di esercenti, ha invaso una delle aree naturali più preziose dell’Appennino. Un frastuono insostenibile, incompatibile con il contesto ambientale di un Parco Nazionale, dove il silenzio è parte integrante dell’equilibrio ecologico.»
La Commissione TAM si interroga sull’effettiva esistenza di autorizzazioni specifiche per questo tipo di
eventi e sulla coerenza di tali attività con le finalità di tutela e conservazione del territorio protetto.
Il Parco non è una pista. È un ecosistema delicato, abitato da fauna selvatica e ricco di biodiversità. Il
crescente inquinamento acustico causato da raduni motorizzati, musica ad alto volume e aumento di
traffico, compromette la serenità dei luoghi e disturba le specie animali, oltre a vanificare l’esperienza di chi in montagna cerca natura, silenzio e autenticità.
Secondo il CAI, il messaggio veicolato da iniziative di questo tipo è profondamente distonico rispetto ai
valori della sostenibilità ambientale, soprattutto in un’area simbolo della conservazione della natura e del paesaggio italiano.
«Un Parco Nazionale dovrebbe essere luogo d’ascolto: del vento tra le fronde, del volo degli uccelli, del
passo silenzioso del lupo, del bramito dei cervi. Tutti suoni fragili, che rischiano di essere sovrastati dai
rumori tipici delle città. Se per tutto questo non è previsto alcun permesso o vincolo, allora vuol dire che la strada verso il rispetto del silenzio – e della natura – è ancora tristemente lontana.»
La Commissione TAM del CAI auspica che le istituzioni preposte possano avviare una seria riflessione su questi eventi e sulla necessità di garantire una fruizione del territorio montano più rispettosa, compatibile e consapevole".
Commissione TAM – Club Alpino Italiano, L’Aquila
tam@cailaquila.it
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