Gli ospiti hanno potuto visitare anche l'Esposizione Dannunziana Teatina trasferitasi presso il Caffè Letterario.
L'evento è stato patrocinato dal neonato Ordine Nobiliare della Reggenza del Carnaro.
Il dibattito è volto sulla istrionica, ecclettica e poliedrica personalità del d'Annunzio che non può essere inquadrato in un profilo preciso, come si evince dalla Antologia Gabriele d'Annunzio Vate d'Italia, realizzata col contributo degli studiosi dannunziani premiati nella Prima Edizione del "Premio Gabriele d'Annunzio Vate d'Italia", svoltosi a Chieti presso il Grande Albergo Abruzzo il 17 luglio 2024. Infatti, come ha spiegato Cristiano Vignali, "il d'Annunzio è il primo influencer ante litteram della storia, come si evince dalla sua capacità di promuovere ad esempio curiosità e luoghi della nostra bella Italia o di usare la comunicazione a livello politico - sociale; ma è anche l'ultimo dei letterati dell'antichità e primo della contemporaneità; a Fiume nel 1919 ultimo dei capitani di ventura e dei principi rinascimentali che con le sue milizie personali occupa la città (che per secoli ha vissuto giuridicamente con lo status di corpo separato nel Regno di Ungheria nell'ambito asburgico e sacro romano imperiale), ma nel 1920 anche prima guida ideologica di uno Stato novecentesco con la Carta del Carnaro e la sua carica rivoluzionaria vista di buon occhio sia dai nazional bolscevichi sia dai socialisti nazionali; ultimo esponente di una generazioni di intellettuali decadenti col suo Estetismo, e primo esponente degli intellettuali socialmente attivi col suo Superomismo, ultimo (solo cronologicamente) dei padri della Patria in campo culturale, forgiando il DNA degli Italiani; in chiave attuale visto come simbolo dei popoli liberi e sovrani dell'area euromediterranea, contro i governi espressione delle lobby finanziarie".
L'organizzazione ha offerto un buffet di ospitalità ai convenuti alla fine del dibattito.
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