Nel pomeriggio, spazio al cinema del reale con la proiezione de “I senza nome” di Francesco Paolucci, che sarà presente per incontrare il pubblico. Giornalista e documentarista, Paolucci ha fatto delle storie degli ultimi il cuore del proprio lavoro, raccontando con sguardo partecipe le vite di chi resta invisibile nei nostri contesti urbani e sociali.
In serata, il testimone passa a Piero Cannizzaro, regista e documentarista di lungo corso, autore di numerosi reportage per Rai e cinema, sempre attento ai temi delle culture marginali e del Sud globale. Con “Storie d’Africa” ci accompagna tra Senegal, Costa d’Avorio e Guinea, per raccontare i sogni di chi parte e le scelte coraggiose di chi resta, costruendo nel proprio villaggio una nuova possibilità di vita.
In entrambe le occasioni, a dare voce alle riflessioni e a moderare gli incontri saranno proprio i ragazzi del Festival delle Culture: giovani provenienti da storie di migrazione, oggi protagonisti di un percorso di cittadinanza attiva. Con i loro interventi, offriranno uno sguardo diretto e autentico sui temi affrontati, trasformando il festival in un luogo vivo di confronto e dialogo tra generazioni e culture.
Mercoledì 21 maggio sarà il giorno di uno degli eventi più attesi: la proiezione di “No Other Land”, vincitore dell’Oscar 2025. Un documentario che è già un simbolo, nato dall’incontro tra artisti e attivisti israeliani e palestinesi che, per quasi dieci anni, hanno documentato le espulsioni forzate nella regione di Masafer Yatta, in Cisgiordania.
In questo scenario di distruzione e ingiustizia, il film riesce a raccontare anche la nascita di un’amicizia capace di sfidare l’odio: quella tra Basel Adra, giovane attivista palestinese, e Yuval Abraham, giornalista israeliano. Un legame che ci ricorda, con la forza semplice dei gesti quotidiani, che “anche dove tutto sembra perduto, può esserci ancora una casa: l’incontro con l’altro”.
La riflessione sarà arricchita dagli interventi di Mjriam Abu Samra, ricercatrice presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, esperta di migrazioni e studi post-coloniali, e di Simona Troilo, docente di Storia Contemporanea all’Università degli Studi dell’Aquila.
Il Festival delle Culture 2025 è un invito ad ascoltare, comprendere e – senza clamore, ma con convinzione – a scegliere l’umanità".
È opportuno prenotare il proprio posto gratuito dalla pagina https://www.laquilafilmfestival.it/festival-delle-culture-2025-laquila-film-festival/
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