PRATOLA - "Questa mattina ho incontrato in Comune Kelsea, la figlia di Peter, arrivata dagli Stati Uniti insieme al marito. Le ho espresso a nome di tutta l'Amministrazione comunale un profondo dispiacere, unito a un sentimento di commozione e trasporto emotivo molto grande, per un gesto che colpisce la nostra comunità, con la quale Peter ha stretto un legame forte e spontaneo. Abbiamo osservato, nelle ore successive a questa tragedia un silenzio rispettoso del dramma e del dolore che ha colpito i familiari ed ho atteso l’arrivo di Kelsea prima di comunicare ufficialmente che Peter ha lasciato scritte le sue ultime volontà in un testamento olografo che le forze dell’Ordine hanno consegnato in mie mani sabato sera e che sto procedendo a pubblicare formalmente.
Peter ha lasciato la sua casa al Comune.
Quella stessa casa che tra qualche mese sara’ oggetto di lavori di adeguamento sismico con spese interamente a carico del contributo sisma.
Non sappiamo quale sia stata la motivazione per cui Peter ha deciso di lasciarla all’Ente ma io ritengo che sia giusto rinunciare a favore delle figlie.
Ed è proprio questo che ho manifestato alla figlia stamattina.
Kelsea è venuta spesso in Italia, l’ultima volta a settembre con la piccola figlia di un anno e se vorrà continuare a venire a Pratola avrà a sua disposizione l’abitazione che è stata del padre.
Se accetterà, andremo in questa direzione e
chiaramente seguiremo tutte le procedure previste per legge e porteremo la volontà di rinunciare in Consiglio Comunale.
Una preghiera per l’anima di Peter affinché possa riposare in pace".
Antonella Di Nino
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