ROMA - "E’ risaputa essere una delle professioni più difficili e pericolose che ci sia quella del Poliziotto Penitenziario, costretta così com’è a vedersi annoverare, nelle "patrie galere", nella sua componente esperienziale, più di 3000 aggressioni all’anno. Tuttavia, sovente, la stessa professione è capace di sfornare bellissime sensazioni come quella scaturita sabato 31 Gennaio 2025 a seguito della straordinaria quanto meritata vittoria maturata dell’Assistente Capo Coordinatore dei baschi blu italiani Alessandro Rea nella trasmissione televisiva andata in onda su Canale 5 “Io canto Senior”.Non poteva che essere così sentendolo cantare ragion per cui non ci si deve meravigliare del trionfo al quale è stato assoggettato in quella che è stata la trasmissione televisiva tra le più seguite del momento.
In tutti i modi nulla era dato per scontato tanto che Alessandro ha dovuto proporsi nella sua veste più congeniale, e cioè quella del miglior talento musicale che un contingente di 43000 persone ( Tanti sono i poliziotti penitenziari in Italia) sarebbe stato capace di produrre, pur di non darla vinta agli altri.
Rea ha stravinto e lo ha fatto grazie a dei pezzi musicali dal gusto sublime e dalle note altolocate nell’ambito delle migliori armonie producibili.
Come detto, ancor prima che un ottimo vocalist Alessandro Rea è un ottimo poliziotto penitenziario.
Proprio per la caratteristica altamente stressogena che ha la professione svolta da Alessandro, non è facile coniugarla con impegni extra consumatori di ergoenergie.
L’unico pensiero che si ha varcando i cancelli del carcere, infatti, è quello di disintossicarsi dalle 8 ore quotidiane passate insieme ai detenuti. Ore che spesso diventano 12 e a volte andando oltre per via della grave carenza di organico che da anni attanaglia il mondo penitenziario italiano. Lo si fa pensando a tutto fuorchè quello di calarsi in attività parimenti impegnative.
Alessandro invece ha deciso di andare in controtendenza rispetto a quello che la natura delle cose vorrebbe che accada. Il cantante più famoso del momento ha invece deciso di ritagliarsi momenti di ulteriore fatica ma che, come lui solo sa fare, ha saputo con innata bravura trasformarli in angoli temporali di incantevole efficienza umana e strabiliante successo.
Non c’è stato un suo collega che non l’abbia applaudito sabato sera per l’eccezionale prestazione messa in campo. Un successo al quale anche noi del Sindacato di Polizia Penitenziaria, dal punto di vista della tributazione del successo conseguito dallo stesso, non possiamo e non vogliamo sottrarci plaudendo a piene mani quello che oltre ad essere divenuto un grande simbolo della musica cantata italiana siamo sicuri vestirà i gradi di degno rappresentante della professione più difficile al mondo.
-Così il Vice Segretario Generale SPP Mauro Nardella-
https://youtu.be/h9e7zfArIgw?si=tflxM8YDrlqrRwYB
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