INTRODACQUA - "Si è riunito il Consiglio Comunale con l’ordine del giorno dedicato alla programmazione per il prossimo triennio: il bilancio di previsione. Per quanto riguarda questo documento, che non è solo contabile, si tratta dell’ultimo approvato di questa consliatura. La seduta è durata quasi due ore e di seguito una sintesi di alcuni degli argomenti affrontati.Sono state confermate per il 2024 l’aliquota dell’addizionale all’IRPEF e dell’IMU. Per l’addizionale è stata prevista un entrata di € 180.000,00 nonostante le entrate per il 2023 si sono aggirate intorno ai € 190.000,00.E’ stato approvato il bilancio di previsione 2024-2026, entro il 31 dicembre per la prima volta negli ultimi decenni, evitando l’esercizio provvisorio che avrebbe comportato l’impossibilità di ricorrere all’indebitamento e la possibilità di impegnare mensilmente per ciascun programma, spese non superiori ad 1/12 di quelle previste.
Il disavanzo del Comune, una questione sempre attuale nell’aula consiliare e non solo. E’ stato ribadito che il disavanzo era originariamente di circa € 630.000, successivamente ci si è accorti che negli anni precedenti il Comune non aveva, nei bilanci, accantonato delle somme in alcuni fondi previsti per legge e il disavanzo è così stato rideterminato in circa € 1.125.000,00.
Tuttavia, mentre il disavanzo iniziale nel piano deliberato dal Commissario e approvato dalla Corte dei Conti e dal Ministero, va ripianato in massimo 15 anni, il maggior disavanzo emerso va ripianato entro l’attuale consiliatura.
Come sta andando la gestione del disavanzo.
Il Sindaco, riportandosi ad una recente delibera della Corte dei Conti, ha dichiarato che la situazione del Comune è meno grave di come si era appalesata agli inizi della consiliatura. In buona sostanza, si stanno ripettando i tempi e le modalità previste dalla Corte per portare a risanamento l’Ente. Momento cruciale sarà l’approvazione del rendiconto per il 2023.
Lavori in corso.
Sempre il primo cittadino, nonché Presidente del Consiglio ha riferito dei numerosi lavori in corso di esecuzione e della positiva attuazione dei progetti di cui al PNRR che determineranno, tra l’altro, un sensibile risparmio nella bolletta della illuminazione pubblica. I finanziamenti derivanti da bandi ai quali il Comune ha partecipato sono frutto dell’impegno non solo degli amministratori ma anche del personale. Finalmente l’Ente è riuscito a ricostituire una dotazione organica che gli permette di operare.
La nuova scuola.
A proposito della nuova scuola, originariamente era stato previsto un costo di € 1.200.000,00 ma è recentissima la notizia che l’intervento sarà rimodulato ed è previsto un finanziamento totale di € 3.500.000,00 che consentirà al nuovo plesso scolastico il rispetto di tutti gli standard previsti dalle leggi.
In merito al bilancio di previsione, il Sindaco ha sottolineato come le stime delle entrate siano volutamente sempre molto prudenti, riservandosi poi delle variazioni di bilancio per le maggiori entrate che immancabilmente si verificano.
Alla minoranza che ha posto in evidenza la circostanza che nulla è stato fatto per diminuire le tasse comunali è stato fatto presente che il Piano di riequilibrio non lo permette .
Qualche spunto personale di riflessione.
1. L’illustrazione delle minori spese e delle maggiori entrate nel 2023 deve avere come naturale conseguenza, all’esito delle prossime elezioni comunali, previste a giugno 2024, quella di richiedere una revisione del piano di riequilibrio tale da consentire una riduzione dei tempi e anche una minore tassazione per i cittadini. Il primo intervento potrebbe essere quello di riconoscere una fascia di esenzione per l’addizionale IRPEF ( fino ad un reddito € 10.000,00?), utilizzando le maggiori entrate conseguite per lo stesso tributo. Il tutto non modificando l’aliquota e quindi nel rispetto del piano di riequilibrio del Commissario
2. Molti cittadini/contribuenti, continuano a chiedere e a chiedersi i motivi per i quali il Comune è andato in disavanzo e chi è responsabile di tale situazione? Al momento non c’è risposta a questa legittima domanda.
3. A proposito del recupero dell’evasione per il 2024, pure emerso in Consiglio, ( € 140.000) cosa giusta perché vi sia una maggiore equità fiscale, è indispensabile che ciò venga fatto, non solo nel pieno rispetto delle leggi, ma se non è possibile svolgere il servizio con le risorse interne, è opportuno affidarsi a società riconosciute e controllate dal Ministero dell’economia e finanze e non a società di recupero crediti che non garantiscono professionalità e usano sollecitare i pagamenti, non sempre dovuti, telefonicamente o attraverso missive ingiustificatamente e velatamente minacciose.
Cosa non è stato affrontato in Consiglio
La decisione della Giunta e del Consiglio, nell’approvazione del Piano delle valorizzazioni e alienazione, per la prima volta dagli ultimo venti anni, di inserire tra i beni da vendere la costruenda casa di riposo ad € 430.000. Tale decisione richiedeva un confronto, visto che è appunto dal 2004, che i programmi di mandato dei sindaci che si sono succeduti prevedevano la realizzazione e la gestione della casa di riposo e non la vendita del fabbricato in corso di costruzione.
Non c’è mai stato negli ultimi anni un Consiglio che si sia occupato dello stato di salute del Cogesa, ente non avulso dal Comune in quanto vi è una partecipazione 3,25%. La situazione critica del Cogesa e le perdite della stessa, non hanno trovato evidenza nel bilancio di previsione, cosa che comunque con molta probabilità comporterà un aumento della Tari già nel 2024
L’amministrazione comunale sta facendo il possibile perché ci sia maggior partecipazione dei cittadini ai Consigli comunali. In questa occasione, pur con argomenti importanti, si è raggiunto il massimo storico: sei spettatori. Ciò che andrebbe fatto, a prescindere, è l’approvazione del regolamento di Consiglio, e quelle della partecipazione, previsti dallo Statuto ma mai approvati.
Per tentare un maggior coinvolgimento dei cittadini si dovrebbe fare in modo che chi assiste non sia solo spettatore. Come si è fatto molti anni addietro, per le tematiche di maggior rilevanza, si potrebbe sospendere per il tempo necessario il Consiglio e consentire così ai presenti di intervenire. La partecipazione in democrazia non solo è un fatto positivo ma è anche un obbligo.
Infine, la contrapposizione tra minoranza e maggioranza è nell’ordine delle cose e c’è sempre stata anche nel passato con modi anche più duri, però, il rispetto di chi ha l’onere e l’onore di rappresentare i cittadini nell’aula consiliare non deve mai mancare".F.S.
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