Gli stessi giustificherebbero questo fenomeno per via del carbonio cacciato fuori dall'uomo, sottoforma di petrolio, da quel sottosuolo dove per milioni di anni era rimasto intrappolato.
Il Meteorologo Stefano Bernardi, seppur agendo con la parsimonia che in molti gli riconoscono e come spesso accade quando sui social o sui principali media appaiono notizie che inneggiano al catastrofismo, non se l'è fatta mandare a dire.
Con altrettanta professionalità e capacità tecnica, nella sua diretta facebook del venerdì sera ( per chi la vorrà vedere cliccare il link https://fb.watch/oeWKeyLkkw/), ha saputo molto bene spiegare il motivo per cui ad Ottobre, in Italia, ci sia stato un surplus termico rispetto alla norma.
Lo ha fatto facendo riferimento a due caratteristiche del tempo quali l'alta Pressione africana, che ha dominato l'inizio del mese, e il flusso zonale Ovest-est caratterizzante il resto mese il quale, oltre a dispensare piogge intense sull'ovest italiano, ha attivato costanti correnti notoriamente calde quali quelli di scirocco e Libeccio.
Che ci sia in atto un'impostazione del ciclo climatico votato ad un fisiologico aumento della temperatura media Bernardi non lo nasconde.
Tuttavia il Meteorologo aquilano invita chi con estrema semplicità racconta di un'imminente fine del mondo a fare i conti alla fine e non come si fece nel dicembre 1996ballorquando una fioritura di mimose verificatisi a metà di quel mese, in conseguenza di una media termica elevata, fu seguita da correnti di Burian che portarono addirittura e in soli 4 giorni un finale di dicembre caratterizzato dal gelo intenso e in forte sottomedia.
Nella sua diretta facebook Bernardi ha altresì dato la notizia che tutti i freddofili si aspettano e che potrebbe essere in grado, verso il 18 di Novembre, di invertire lo stato delle cose.
Bernardi, infatti, ha dato quasi per certo l'arrivo del freddo.
La prossima settimana, infatti, la discesa di aria di origine artico marittima, se non addirittura continentale, attivata dal coricamento di un'alta pressione in sviluppo sull'Atlantico e successivamente schiacciata da un naturale rinforzo del Vortice Polare, potrebbe sfondare nel Mediterraneo e con essa apportare un notevole calo delle temperature e l'arrivo di neve fino a bassa quota
Bisognerà solo capire se il freddo previsto in arrivo riuscirà ad abbassare la media delle temperature tanto quanto sono stati capaci di fare, ma al contrario, le ondate di calore di questo bollente 2023.
Ma tant'è, la natura è bella proprio per questo a parte l'uomo catastrofista ovviamente".
MN
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