Particolarmente interessante, poi, è stato il ragionamento fatto dal meteorologo aquilano sullo studio prodotto dai due colossi del meteo mondiale, vale a dire Meteoffice e Copernicus, limitatamente alle proiezioni elaborate per il trimestre freddo Dicembre-Gennaio-Febbraio.Il pensiero nell'immediato di Bernardi è andato innanzitutto agli effetti che il tempo produrrà nel breve termine.
Quella che si sta producendo a livello barico, infatti, secondo Bernardi potrebbe nascondere notevoli insidie per via di parametri, quali quelli riguardanti le temperature dei mari e le correnti che si andranno predisponendo, in grado di apportare notevoli guasti, ovvero quantitativi ingenti di precipitazioni.
Bernardi ha sottolineato la possibilità che localmente vi potrebbero essere reiterati ed abbondanti eventi piovosi. Per questo lo stesso esorta a prestare attenzione a quei possibili eventi alluvionali che, stante l'orografia del terreno, potrebbero manifestarsi principalmente in Liguria e Piemonte. Il tutto senza disdegnare la possibilità, vedasi le carte poste a corredo dell'articolo, che eventi estremi possano realizzarsi in qualunque parte dell'Italia.
Per Bernardi, neanche a dirlo, la parola d'ordine da prendere in considerazione è:"prevenzione!"-.
Quello che si andrebbe a predisporre, secondo Bernardi, è una sorta di binario Atlantico Ovest-Est capace di far viaggiare un vero e proprio treno di perturbazioni a loro volta capaci di produrre, per via della conformazione del bacino del Mediterraneo, altrettanti cicloni.
Insomma finora si è avuto sì un autunno avaro di piogge e troppo presto messo all'angolo da quei catastrofisti notoriamente invisi al professionista abruzzese ma che, a partire da domenica, inizierà a fare sentire la voce grossa.
Per quanto attiene invece le proiezioni sull'inverno che verrà, Bernardi ha evidenziato una sintonia tra gli studi fatti da Meteoffice e quelli prodotti da Copernicus.
Entrambi propenderebbero per un inizio di inverno mediamente umido e piovoso seppur non eccessivamente freddo salvo poi intravedere un'invadenza russo-siberiana nella seconda parte.
Se così fosse ci ritroveremmo a dover fronteggiare una stagione d'altri tempi. Un inverno old style fatto di freddo e frequenti precipitazioni.
Staremo a vedere".
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