Diversi sono i "passaggi" che caratterizzano il Matrimonio Antico Villalaghese: l'esposizione della biancheria dotale della sposa, la cerimonia religiosa, l'incontro con "il vecchio del paese", il lancio tradizionale dei confetti, il ballo della quadriglia e del "nodo indissolubile", gli sposi che vengono accompagnati in casa tra canti e balli, dove la mamma dello sposo li attende sull'uscio per abbracciare la nuora e regalarle un confetto con la frase "Che il vostro matrimonio e la vita che vivrete insieme sia sempre dolce come questo confetto".
Cosa significa riproporre il matrimonio antico nella nostra attualità è la domanda che ha spinto l'amministrazione e la comunità di Villalago a riprodurre e celebrare il rito nuziale tradizionale nei minimi dettagli, dagli abiti, alle danze, alle ritualità che si seguivano di generazione in generazione. Erano tempi diversi con legami parentali strutturati secondo abitudini e regole, che oggi possono sembrare difficili da comprendere, eppure, interpretare e narrare questo spaccato della vita antica assume adesso un profondo significato, perché richiama il legame fondamentale tra l'uomo e la terra d'origine, che né il tempo né la modernizzazione potranno mai recidere o modificare. Conoscere la storia del luogo natìo, delle abitudini e usanze, - afferma Antonio Di Marco, presidente dell'Associazione de "I Borghi più Belli d'Italia in Abruzzo e Molise", - significa avere ben chiara la nascita della comunità e del suo "carattere", della sua "identità"; come per le persone così per i luoghi si determina nel tempo un certo atteggiamento, una precisa attitudine ad interpretare e vivere la quotidianità, un carattere, appunto, e questo carattere, questa tipicità poco alla volta si definisce sempre più attraverso la sedimentazione di riti antichi e di attualizzazioni contemporanee.
Villalago, con la rievocazione storica dell'antico matrimonio ha saputo interpretare precisamente questa necessità di raccontarsi nel presente attraverso il passato, sottolineando il bisogno di riconoscimento che ogni luogo, in quanto luogo di comunità, costruisce e chiede.
L'Associazione da me presieduta con gli eventi di avvicinamento al Festival Nazionale vuole realizzare proprio questo: puntare un faro su tutte le preziose realtà locali, che con grande impegno e dignità hanno scelto di essere riconosciute nella loro autentica identità. L'obiettivo è, dunque, quello di rendere evidenti i piccoli centri, per dimostrare che con progetti finalizzati alla valorizzazione delle proprie risorse è possibile proporsi come luoghi attrattivi, mete del nuovo turismo non solo stagionale, ma annuale.
La giornata si concluderà con il concerto "Cinque artisti in cerca di autore".
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