Si sono perse incentivazioni milionarie della legge Del Rio, pur di mantenere le singole poltrone senza progettare e produrre un minimo futuro per i nostri giovani, ma gestendo puri e semplici sistemi di elemosine anziché stimolare una dignitosa Infrastruttura culturale e popolare di cittadini con voglia di alzarsi in piedi come un sol uomo per rivendicare le esigenze vilipese del proprio territorio e della propria vita. .
Mai si è usciti dalla retorica campanilista e mai si sono approfondite con coraggio le proprie responsabilità mancando di precise, chirurgiche analisi sugli errori commessi senza lungimiranza di progettazione di nuove Comunità, intrinsecamente espansive e non solo alimentate con le "flebo" degli spiccioli.
E così che ci spareremo anche il Pnrr alla faccia delle nuove generazioni?
Potremmo ricordare che mentre nella Coesione Territoriale erano previsti milioni e milioni di euro per 10 anni con ulteriori contributi anche regionali grazie alla nostra spinta sulla Regione che li incrementò, si è insistito con una questa Visione minimalista della politica che continua a subire la vecchia cultura della conservazione egoistica e campanilista, dispersiva di soldi ed energie, offensiva del nostro capitale giovane ed umano, mettendo in gioco somme da sagra paesana a fronte di uno spopolamento annoso e un’economia asfittica.
Mai un grosso disegno per cui già suonammo il GONG diversi anni fa per tutta la Vasta Area politico-amministrativa della Valle peligna e del Centro Abruzzo intero.
Vogliamo tornare fiduciosi di nuovo ad innalzare positivamente il vessillo della nostra sfida per tutti i cittadini e le nostre classi dirigenti imprenditoriali e professionali, con questa nostra appassionata e amorevole denuncia, per mantenere ancora viva la speranza come impegno di ciascuno e non come rassegnazione (Spes contra spem).
Nonostante tutto, siamo ancora disponibili e pronti a ridisegnare e ripensare i tratti di un futuro migliore e ci rivolgiamo a cittadini e classe dirigente chiedendo formalmente e nominalmente: chi ci sta? E chi no, perché? Si apra un dibattito fervido, senza risposte evasive, tantomeno reazionarie. Sia questa una nuova dignitosa fase del ns Centro Abruzzo".
Antonio De Luca Giovanni Natale
Nessun commento:
Posta un commento