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mercoledì 8 giugno 2022

“RIPENSIAMO IL TERRITORIO”:"DOPO IL GONG, LA DENUNCIA E LA SVEGLIA, LA VISIONE: SI RIAPRA UN DIBATTITO FERVIDO PER UNA NUOVA FASE DEL NS CENTRO ABRUZZO, COME DIGNITOSA INFRASTRUTTURA DI SVILUPPO, ECONOMIA E DI FUTURO PER I GIOVANI"

POPOLI - "Continuano le iniziative di Comuni che credono di sanare uno spopolamento che ormai, grazie all'incuria e l’indifferenza indotta e generalizzata di tutto il nostro Centro Abruzzo, si è incancrenito. Questi tentativi minimalisti con cui i piccoli borghi, ritengono ancora di poter determinare una inversione di tendenza senza uno studio approfondito del fenomeno, è l'evidente e ulteriore dimostrazione di assenza di Visioni e Capacità di iniziative strategiche ed innovative. Si continua stancamente col solito campanilismo, anziché mostrare una postura ambiziosa con coerenti progetti di Rinascimento, di Innovazione e Coesione Territoriale e Sociale, perdendo l’occasione di ripensare e delineare assetti amministrativi e territoriali propulsivi di speranza per le nostre Comunità sempre più consunte da annose mortificazioni.  Così si resta imprigionati, nonostante un decennio dal Convegno di Sulmona con il Ministro Fabrizio Barca, nonostante il costante pungolo dell’Associazione RIPENSIAMO IL TERRITORIO, che ha mostrato con ben altri 8 convegni e studi alla mano i notevoli vantaggi gestionali ed economici disponibili che se ne sarebbero derivati. 

Si sono perse incentivazioni milionarie della legge Del Rio, pur di mantenere le singole poltrone senza progettare e produrre un minimo futuro per i nostri giovani, ma gestendo puri e semplici sistemi di elemosine anziché stimolare una dignitosa Infrastruttura culturale e popolare di cittadini con voglia di alzarsi in piedi come un sol uomo per rivendicare le esigenze vilipese del proprio territorio e della propria vita. . 

Mai si è usciti dalla retorica campanilista e mai si sono approfondite con coraggio le proprie responsabilità mancando di precise, chirurgiche analisi sugli errori commessi senza lungimiranza di progettazione di nuove Comunità, intrinsecamente espansive e non solo alimentate con le  "flebo" degli spiccioli. 

E così che ci spareremo anche il Pnrr alla faccia delle nuove generazioni?


 Potremmo ricordare che mentre nella Coesione Territoriale erano previsti milioni e milioni di euro per 10 anni con ulteriori contributi anche regionali grazie alla nostra spinta sulla Regione che li incrementò, si è insistito con una questa Visione minimalista della politica che continua a subire la vecchia cultura della conservazione egoistica e campanilista, dispersiva di soldi ed energie, offensiva del nostro capitale giovane ed umano, mettendo in gioco somme da sagra paesana a fronte di uno spopolamento annoso e un’economia asfittica. 

Mai un grosso disegno per cui già suonammo il GONG diversi anni fa per tutta la Vasta Area politico-amministrativa della Valle peligna e del Centro Abruzzo intero.  

Vogliamo tornare fiduciosi di nuovo ad innalzare positivamente il vessillo della nostra sfida per tutti i cittadini e le nostre classi dirigenti imprenditoriali e professionali, con questa nostra appassionata e amorevole denuncia, per mantenere ancora viva la speranza come impegno di ciascuno e non come rassegnazione (Spes contra spem). 

Nonostante tutto, siamo ancora disponibili e pronti a ridisegnare e ripensare i tratti di un futuro migliore e ci rivolgiamo a cittadini e classe dirigente chiedendo formalmente e nominalmente: chi ci sta? E chi no, perché? Si apra un dibattito fervido, senza risposte evasive, tantomeno reazionarie. Sia questa una nuova dignitosa fase del ns Centro Abruzzo".  

                                                                                            

Antonio De Luca    Giovanni Natale


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