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giovedì 8 aprile 2021

“Uhm …”CON QUESTE TRE LETTERE URSULA VON DER LEYEN HA FATTO IL GIRO DEL MONDO"

SULMONA- "Non si aspettava, la presidente della Commissione Europea, di dover giocare al gioco delle sedie con Erdogan e il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel. Si sa che la diplomazia è fatta di rituali e formalità ai quali solitamente noi, comuni mortali, non guardiamo, ma questi riti hanno un significato e bisogna fare attenzione. In molti stanno cercando di attribuire l'incidente a un errore del protocollo turco. Tuttavia, come dimostrano le foto dei precedenti incontri, non è così. L'idea di far sedere la Von Der Leyen di fronte al Ministro degli Esteri Turco, mentre Erdogan e Michel erano al centro della scena, è un chiaro segnale all'Europa e alle donne.La presidente della Commissione Europea e il presidente del Consiglio Europeo rivestono lo stesso grado d’importanza a Bruxelles per cui gli spettano gli stessi onori. In visita ufficiale ad Ankara invece, al momento di prendere il posto, c'erano solo due sedie, rispettivamente destinate al presidente turco e a Michel. La Von Der Leyen, colta di sorpresa, ha alzato la mano per avere indicazioni ed è finita seduta tra i cuscini di un divano di fronte al ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, di grado chiaramente inferiore al suo.Certo, non potevamo aspettarci nulla di molto diverso da Erdogan il quale ha recentemente deciso di lasciare la Convenzione di Istanbul poiché la legislazione interna sarebbe più che sufficiente a proteggere i diritti delle donne, mentre l’intesa in questione metterebbe in discussione le fondamenta della famiglia tradizionale. Noi vogliamo ricordare invece che in Turchia più di una donna su dieci è stata vittima di violenza domestica negli ultimi 12 mesi e che il numero dei femminicidi tocca quote inquietanti con la frequenza di un delitto al giorno: 65 femminicidi nei primi 65 giorni del 2021. Non serve aggiungere altro.
E per tornare all’accaduto, anche sull'autobus si tende a far sedere una signora qualora ci sia un solo posto libero; invece il belga Charles Michel ha optato per la scelta opposta e di fronte all'ondata d’indignazione della rete  si è sentito costretto a rispondere con un messaggio su Facebook spiegando che poiché la visita segnava il culmine di un complesso lavoro diplomatico andato avanti per molti mesi, si è preferito non amplificare la situazione ma preservare la sostanza del dialogo politico intrapreso centrato sulla Convenzione di Istanbul, i diritti delle donne e dei minori e la salvaguardia dei diritti fondamentali, come la libertà di espressione e di stampa.E quindi tutto normale? Prendiamo quanto successo a Ursula Von Der Leyen — di fatto la donna più potente in Europa — come esempio e chiediamoci se è giusto che una donna rinunci al rispetto della propria autorità in nome di un cosiddetto bene superiore? È chi stabilisce il confine tra un bene superiore e un bene inferiore? Qual’è il messaggio che l'Europa vuole dare alle donne europee e a quelle turche mentre dice di difendere i loro diritti? Quante volte una donna deve rinunciare alla “sedia” che le spetta per lasciare spazio all’ego di un uomo che ha bisogno di relegarla in una posizione di minorità per mostrare autorevolezza?Secondo chi scrive neanche una volta. Perché una sola volta è sufficiente a confermare dei precedenti che rischiano di continuare a ripetersi all'infinito in Turchia, in Europa, in Italia e anche in Abruzzo ovviamente.Noi donne abbiamo già rinunciato a troppe “sedie”, forse è arrivato il momento di riflettere su come prendercele direttamente: sia quando pensano di toglierci quelle (poche) che abbiamo, che quando ritengono di non metterle anche a nostra disposizione perché c’è sempre un maschio prima".

Teresa Nannarone

Portavoce Donne Democratiche Provincia Aq

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