RAIANO - Nella giornata di ieri si è tenuto il Consiglio Comunale da noi richiesto sul Centro Anziani San Venanzio di Raiano, di seguito riportiamo la dichiarazione rilasciata in Consiglio dal nostro gruppo sulla problematica in discussione .“Il nostro Gruppo Consiliare, a fronte della volontà della Fondazione Paolo VI di cedere, ricorrendo alla “cessione di ramo d’azienda”, le attività di accoglienza e cura degli anziani autosufficienti e non, che attualmente gestisce nel Centro San Venanzio di Raiano, lasciando a sè la gestione delle sole attività di riabilitazione come da accreditamento regionale, ritiene quanto segue.
PREMESSO che:
⦁ La Fondazione Paolo VI, a quel che ci risulta, a seguito di un lungo e articolato procedimento amministrativo, a conclusione di una Gara di Appalto europea, ottenne l’affidamento per la gestione della struttura di proprietà comunale, per una durata di 90 anni;
⦁ L’affidamento, a conclusione della gara, è stato formalizzato dalla stipula di un “Contratto di concessione del centro socio-sanitario-assistenziale”, sottoscritto dalle parti, a seguito di deliberazioni del Consiglio e della Giunta Municipale di allora.
CONSIDERATO che:
⦁ Il Capitolato d’oneri, posto a base della Gara europea e parte integrante del “Contratto di concessione”, all’Art.2 – Natura dei servizi, recita testualmente; punto 1)“Tutti i servizi oggetto dell’appalto sono considerati ad ogni effetto di pubblico interesse e come tali non potranno essere sospesi o abbandonati; punto 2) In caso di sospensione od abbandono sostanziale dei servizi, salvo i casi di forza maggiore, il Comune di Raiano si rivale sul concessionario per l’esecuzione di ufficio a danno e spese dell’inadempiente;
⦁ L’Art. 9, sempre del Capitolato d’oneri, al punto 1), recita “E’ vietata in modo assoluto la cessione dell’appalto a qualsiasi titolo, anche sotto forma di sub-appalto, pena la risoluzione immediata dal contratto con l’applicazione del successivo articolo 10”. Sottolineiamo il concetto “a qualsiasi titolo;
PREOCCUPATO per l’improvviso abbandono da parte della Fondazione dell’ attività relativa all’accoglienza degli anziani, che rende incerto il futuro sia del servizio stesso sia dei lavoratori attualmente occupati;
NON CONDIVIDENDO la rottura di un impegno assunto dalla Fondazione a conclusione di una Gara di Appalto europea per una gestione della durata di 90 anni;
CONSAPEVOLE dell’importanza assunta in questi ultimi anni dal Centro San Venanzio in direzione dell’assistenza alla popolazione anziana autosufficiente e non, oltre all’attività di riabilitazione, finalità sociali da mantenersi e svilupparsi nei prossimi anni anche attraverso innovazioni o integrazioni di servizi che possono migliorare i risultati economici e gestionali;
INVITA l’Amministrazione Comunale, nel rispetto di quanto previsto dal “Contratto di concessione” stipulato dalle parti, ad opporsi fermamente, nei modi e nelle forme previste dalle norme, alla volontà di abbandono e di non rispetto degli impegni assunti dalla Fondazione Paolo VI;
RITIENE che, invece dell’abbandono dei servizi, al fine di salvaguardare e incrementare gli attuali livelli occupazionali, la Fondazione Paolo VI, supportata dall’Amministrazione Comunale e dalla comunità locale, dovrebbe perseguire l’obiettivo di ottenere da parte della Regione il riconoscimento e l’accreditamento per la costituzione di una Residenza Sanitaria per Anziani, come già tentato in passato, considerato che la Valle Peligna è priva di una struttura simile”.
Il Gruppo Consiliare “Raiano che Vogliamo”
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