Il progetto prevede la realizzazione di ben sette gallerie che non solo tagliano fuori la Conca Peligna dal tracciato autostradale ma provocherebbe ingenti danni ambientali e seri rischi per la sicurezza degli automobilisti in caso di terremoto, considerato l'attraversamento di faglie attive. Rischi evidenziati, pubblicamente, dal geologo e responsabile dell'Ingv, Fabrizio Galadini.
"Oggi, però - aggiunge De Crescentiis - dobbiamo registrare sulla vicenda un episodio per noi molto grave: la decisione del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, di inserire in una delibera della giunta regionale la presa d'atto del progetto di variante dell'A24 e A25 e l'approvazione del relativo parere tecnico. La delibera, pur non essendo poi stata approvata, segna comunque in modo netto un gesto politico inequivocabile di disinteresse rispetto alla volontà dei territori e delle comunità coinvolte dalla realizzazione della variante. Una decisione che non può trovare giustificazione alla luce della ferma contrarietà manifestata dalle comunità dei territori interessati che non sono stati minimamente ascoltati e contro la quale ci batteremo con tutte le nostre forze". La firma su quella delibera, insomma, è quella del governatore abruzzese che ha sempre elogiato Sulmona perché centro storico d'Abruzzo. Un centro storico che con quella firma sarebbe isolato non solo dalla regione ma dall'intero assetto nazionale. Il de profundis del territorio sembra proprio essere cominciato.
Barbara Delle Monache
