
SULMONA
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La maggioranza consiliare di Palazzo San Francesco non cambia idea sulla gestione del servizio di igiene urbana. Al termine del consiglio comunale straordinario, che ha fatto registrare tensioni e polemiche, è stata confermata la decisione di dare indirizzo per andare a gara sulla gestione del servizio di rifiuti. Nessun dietrofront sebbene sindacati e lavoratori si sono recati in massa in Comune per chiedere un ripensamento.
L'assise civica ha recepito l'ordine del giorno della maggioranza che prevede la prosecuzione dell'iter per l'espletamento della gara pubblica, l'istituzione di un tavolo permanente di confronto tra l'amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali, il monitoraggio degli effetti occupazionali connessi al processo di gara e la riorganizzazione dei servizi. Una seduta molto tesa che ha fatto registrare fischi, interventi fuori campo e proteste da parte del pubblico presente e dei 52 lavoratori del Cogesa, interessati dal servizio di raccolta porta a porta per la città di Sulmona. Il consiglio si è acceso quando a prendere la parola è stato Angelo De Angelis, segretario provinciale Fit Cisl. "Con onestà bisogna avere il coraggio di ammettere che laddove le norme non lo consentano, per assenza di requisiti, l'unica alternativa prevista è la gara. Questo stabilisce la normativa"- esordisce De Angelis scatenando varie reazioni, confermando la disponibilità al tavolo. Di parere contrario tutte le altre organizzazioni sindacali, secondo le quali l'eventuale esternalizzazione del servizio comporterebbe l'automatica uscita di scena di Sulmona. La metà degli operai assegnati al porta a porta ha prescrizioni mediche e secondo gli addetti ai lavori, in caso di privatizzazione, potrebbero cambiare sede lavorativa o peggio ancora avere ripercussioni. "Non possiamo continuare a fare riferimento ad una convenzione del 2014. È mio interesse rimettere la palla al centro- afferma l'amministratore unico, Nicola Sposetti, che è stato sentito in aula e ha lanciato un minuto all'amministrazione comunale per rivedere cioè costi e ricavi e sedersi intorno ad un tavolo. "Non possiamo essere spettatori, dobbiamo essere protagonisti di questa lotta"- è intervenuta la consigliera comunale Antonella La Gatta. "Sugli amministrativi sicuramente non ci sarà la salvaguardia e avranno sicuramente anche fare con una situazione di grave criticità occupazionale. Per non parlare dell'ambiente"- aggiunge Katia Di Marzio. Poi la sospensione dei lavori andata avanti per oltre un'ora. Si resta divisi. Il sindaco Luca Tirabassi sul punto rimane fermo con l'intera maggioranza. "Ho sempre detto una cosa che, anche in campagna elettorale, alle condizioni date, in particolare sulla stregua dei rilievi della Corte dei Conti, che non ci sarebbero state le condizioni per un rinnovo dell'affidamento in house"- ribadisce il primo cittadino, specificando che "la legge ci chiede il contrario di ciò che si è discusso, ovvero di andare a gara e anche nella relazione al bilancio del Cogesa leggiamo che lo stesso amministratore ha messo nero su bianco di non essere in grado di garantire la continuità aziendale".


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