Il sig. Cera Giuseppe, del Gruppo Archeologico Superequano, ci anticipa: "La presenza umana in queste alture è accertata fin dalla preistoria, n periodo italico è fortemente documentato tra l'altro dalla presenza davvero numerosa di «Centri fortificati» Questi Centri fortificati, di epoca preromana, chiamati anche Oppida, Castella, situati sulla sommità di rilievi collinari e montagnosi, consistono in possenti recinti formati da blocchi di pietra. Essendo dislocati in posizione strategica, la loro funzione era quella di ricovero, controllo e difesa del territorio. E' previsto il raggiungimento di due di questi "Centri": Colle Montone e Colle Petto della Corte. Raggiungeremo anche una localitàche ci riporta alle memorie francescane; due importanti documenti così recitano:
1 - dalla “bolla” del 4 dicembre 1286 si apprende che fra Egidio da Lodi, vescovo di Valva, dona la chiesa di Santa
Scolastica, in Baullo et locum sancti Francisci presso Gagliano alla badessa di Santa Chiara (questo luogo sancti
Francisci verosimilmente è l'oratorio dedicato al Santo di Assisi, dopo il prodigio del miracolo dell'acqua operato da S.
Francesco in questo luogo).
1 - Tommaso da Celano, nel suo Trattato dei miracoli narra: "Gagliano è un popoloso e nobile castello nella diocesi di
Valva (Sulmona), in cui viveva una donna di nome Maria, che, convertitasi al Signore attraverso le difficili vie di questo
mondo, si era dedicata a servizio di San Francesco.
Essa, salita un giorno su un monte condannato all'assoluta siccità, per mondare verdi aceri, avendo dimenticato di portare
seco acqua, per l'eccesso del calore quasi veniva meno per l'arsura. Non potendo più lavorare, cadendo al suolo quasi
esanime, cominciò ad invocare mentalmente il patrono suo San Francesco. Così affaticata s'addormentò un poco. Ed ecco
San Francesco, venuto a lei, la chiamò per nome. "Alzati, disse, e bevi. l'acqua che per divino dono si porge a te ed a
molti!". Sbadigliò la donna a questa voce è vinta dal sonno ritornò quieta. Ancora una volta chiamata, troppo affranta,
ricadde a terra. Ma la terza volta, non ·poco confortata " dall'ordine del Santo, afferrata una felce che le stava presso, la
sradicò dal terreno. Avendone vista la radice tutta umida, con un dito e con un bastoncino prese a scavare tutto intorno.
Subito il bruco si riempì d'acqua e la piccola stilla crebbe fino a diventare una sorgente. Beve la donna e saziata si lavò gli
occhi, con i quali, offuscati da lunga malattia, non poteva veder nulla chiaramente. Furono rischiarati i suoi occhi, e, quasi
fosse abolita la rugosa vecchiezza, furono come perfusi di nuova luce. S'affretta a casa la donna e manifesta a tutti,
a gloria di San Francesco, sì stupendo miracolo. Se ne diffuse fama ... Dura ancora oggi ivi una chiara sorgente e vi
è un oratorio costruito in onore di San Francesco"."
Tempo di percorrenza, andata e ritorno, circa ore 3:30.
Raduno, ore 9:00, a Gagliano in Piazza del Popolo (accanto al forno).
Pranzo al sacco
Percorso difficoltà: TURISTICO.
La guida sul territorio sarà curata da appositi responsabili dell'Arcobaleno del Sirente,
quella storica è curata dall'Associazione Gruppo Archeologico Superequano nella persona di
Giuseppe Cera.
Si invitano i soci a comunicare la propria adesione contattando: ROCCO 3473562308 o
Elisabetta 3493992110 o Giuseppe Cera 3480388757, entro sabato 9 aprile 2016..
L'equipaggiamento
Abbigliamento a strati, scarponi o pedule da trekking, zaino, giacca a vento, cappello e occhiali da sole,
mantel1a impermeabile, un cambio completo di abiti, borraccia con acqua.
Quota di partecipazione
La partecipazione prevede l'iscrizione annuale all'Associazione (15 euro).
ATTENZIONE: OCCORRE EFFETTUARE LA TESSERA PER AVERE LA COPERTURA
ASSICURATIVA PER IL 2016;
COMUNICATECI LA VOSTRA INTENZIONE DI PARTECIPARE E DI TESSERARVI.
Ricordandovi che le escursioni sono promosse amichevolmente e che gli accompagnatori operano non professionalmente, ma volontariamente, per spirito associazionistico e senza percepire compenso alcuno, vi invitiamo a comunicare la vostra adesione.
N.B.: agli appuntamenti attenderemo soltanto chi ci avrà comunicato l'intenzione di venire e ci
avverta dell'eventuale ritardo.
