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venerdì 25 marzo 2016

PUNTO NASCITA, INVIATA UNA DIFFIDA STRAGIUDIZIALE AL MANAGER DELLA ASL TORDERA

SULMONA - Il Comitato Pro Punto Nascita attraverso i suoi portavoce, Luigi La Civita e Alessandro Lucci,  comunicano di aver notificato a mezzo posta elettronica al neo Direttore Generale della ASL n.1, Dott. Rinaldo Tordera, la diffida stragiudiziale a difesa del punto nascita di Sulmona.La diffida mette in mora l'attuale Direttore Generale  il quale non potrà adottare atti e provvedimenti di soppressione del punto nascita di Sulmona fin quando non saranno attivate le preliminarmente tutte le complesse e onerose prescrizioni
vincolanti impartite dall'Agenzia Nazionale della Sanità.E' ovvio che ogni azione che esporrà a condizioni di maggiore rischio la gestante/madre e feto/neonato, sommato al rischio proprio del parto, ed al maggiore rischio legato al trasferimento stradale, o ad un volo notturno in condizioni meteo avverse tipiche dell’ambiente montano del territorio del Centro Abruzzo, porterà automaticamente all'attivazione della diffida stragiudiziale.

COMITATO PRO PUNTO NASCITA
Luigi La Civita       Alessandro Lucci


DIFFIDA STRAGIUDIZIALE
I Signori,
- Luigi La Civita, nato il 01.11.1969 in Sulmona (AQ);
- Alessandro Lucci, nato il 03.05.1976 in Sulmona (AQ);
quali rappresentanti del Comitato per la salvaguardia del Punto Nascita di
Sulmona, domiciliati ai fini del presente atto presso la rispettivamente in Viale
Costanza n.2 a Sulmona (AQ) e in Via Cappuccini n.23 a Sulmona (AQ);
VISTA
 La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che all’art. 25, comma 2,
dichiara: “La maternità e l’infanzia hanno diritto a speciali cure ed
assistenza”;
 La Carta Costituzionale della Repubblica Italiana che all’art. 32 afferma:
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell’individuo e interesse della collettività”;
 La Convenzione sui diritti dell’infanzia che all’art. 24, comma 4 impegna
gli Stati a “Garantire appropriate cure mediche alle madri in stato di
gravidanza”;
ESAMINATO
il Decreto Interministeriale concernente la “Definizione degli Standard Qualitativi,
Strutturali, Tecnologici e Quantitativi Relativi all’Assistenza Ospedaliera” in
attuazione dell’art. 1, comma 169 della legge 30 dicembre 2004, n.311 e dell’art.
15, comma 13, lettera c del decreto legge 6 luglio 2012, n.95 convertito con
modificazione dalla legge 7 agosto 2012, n. 135;
PREMESSO CHE:
 con Decreto Commissariale N°10/2015 dell’11 febbraio 2015 il Presidente protempore
della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, nonché Commissario ad Acta
per l’attuazione del Piano di Rientro dei disavanzi del Settore Sanitario della
Regione Abruzzo -sostenuto dalla collaborazione esperta del Dott. Zuccatelli quale
SubCommissario- prende atto e demanda ai Managers delle ASL di riferimento di
dare seguito a quanto stabilito nel documento redatto dal Comitato Percorso
Nascita Regionale (CPNR), ovvero alla redazione di un crono programma che avvii
la chiusura di 4 Punti Nascita regionali, tra cui quello di Sulmona;
 il Decreto Commissariale n°10 recepisce il Documento elaborato dal CPNR che
contiene una serie di affermazioni sulla Sicurezza del percorso nascita del tutto
disancorate sia dagli scientifici criteri di definizione del livello di sicurezza (stabilito
2
come requisito minimo) sia dal compito di “riorganizzazione” assegnato dalla
Conferenza Unificata Stato Regione del 16 Ottobre 2010 che definisce le linee
guida oltre che per la promozione della qualità sicurezza dei Punti Nascita
anche sull’appropriatezza degli interventi assistenziali del percorso nascita
ma soprattutto ha come scopo la riduzione del parto cesareo;
 il documento elaborato dal CPNR non realizza una reale riorganizzazione
dell’esistente rete di punti nascita (del tutto squilibrata rispetto alla situazione
territoriale esistente) ma compie un taglio lineare su di una prospettiva avulsa dalle
essenziali e valutabili peculiari situazioni territoriali da porre a base di una
possibile, prevista ed ammissibile deroga alla chiusura per termini di orografia e
rugosità del territorio, meteo climatologia e vetustà della rete viaria, che
caratterizzano in particolar modo il territorio del Centro Abruzzo afferente il Punto
Nascita del Presidio Ospedaliero del SS Annunziata;
 il dispositivo di legge prevede che la “riorganizzazione” delle allocazioni dei Punti
Nascita sia eseguita in funzione della riduzione del parto cesareo facendo
particolare attenzione oltre che al numero di parti anche alle particolari esigenze
del diritto alla salute, del diritto al godimento equo del servizio sanitario nazionale;
 l'Accordo Stato – Regioni del 16.12.2010, al punto 9.2.2., contempla la possibilità
che rimangano aperti Punti Nascita con afflusso di parti inferiori a 500/1000 unità
se insistenti in territorio montano e con difficoltà di percorrenza viaria e di
collegamenti;
 sugli stessi presupposti il Ministro della Salute Lorenzin ha emanato decreti in
deroga per esempio sia per la Regione Toscana e, da ultimo per il Trentino Alto
Adige;
 che la soppressione del punto nascite di Sulmona comporterà la programmata
chirurgizzazione pre - termine di tutti parti previsti nel bacino territoriale
dell'Ospedale SS. Annunziata di Sulmona contravvenendo di fatto allo spirito della
norma ispiratrice la riforma con significative modificazioni dello stile di vita, della
concezione del momento del parto, con conseguente aumento dei costi di spesa
sanitaria e dei nuclei familiari;
RILEVANDO CHE AGENAS con nota del 30 Aprile 2015 prot 3698 osserva che:
 “la riorganizzazione prevista dalla Regione Abruzzo prevede 3 Unità Operative di
Ostetricia di secondo livello (AQ, CH, PE) con annesse 3 Unità Operative di
Terapia Intensiva Neonatale e 5 Unità Operative di Ostetricia di II livello (Avezzano,
Lanciano, Vasto, Teramo e San Omero)”;
3
 l’Accordo preso in Conferenza Stato Regione del 16 dicembre 2010 per le Unità di
Ostetricia di II livello prevede, tra gli standard “un bacino di utenza complessivo
delle strutture di I Livello afferenti, corrispondente ad almeno 5000 parti/anno”;
 Il Regolamento di cui all’Accordo Stato Regioni del 13 Gennaio 2015 prevede per
le UO di Terapia Intensiva Neonatali (TIN) un bacino di utenza di 600/1.200mila;
 conclusivamente, AGENAS, rileva all’Assessore alla Programmazione Sanitaria
Silvio PAOLUCCI, che “da un’analisi dei contenuti del documento” di
riorganizzazione dei Punti Nascita Regionali –Attuazione punto 8 Linee di Azione di
cui all’Accordo Stato Regioni del 16 Dicembre 2010 –“si evince che la Regione con
10.256 nati nel 2013, trova giusto dimensionamento in massimo 2 UO di Ostetricia
di II livello, con un massimo di 2 UO di Terapia Intensiva Neonatale”;
 “pertanto, è opportuno che la Regione riconduca a tale dimensionamento e l’esatta
allocazione delle TIN”;
EVIDENZIANDO CHE AGENAS con nota di del 30 Aprile 2015 prot 3698 osserva
che:
“sarebbe opportuno che la regione fornisse una precisa definizione dei requisiti,
delle dotazioni organiche e strumentali, nonché dei tempi previsti per “l’attivazione
e la messa a regime dello STEN e STAM secondo le procedura del Decreto
11/2013””;
SOTTOLINEANDO CHE AGENAS con nota del 30 Aprile 2015 prot 3698 impone
che:
 solo “A REGIME, LA RIORGANIZZAZIONE PREVEDE LA DISATTIVAZIONE DI
4 PUNTI NASCITA (SULMONA, Ortona, Penne,Atri) …”
RILEVANDO CHE nel paragrafo “analisi copertura delle percorrenze” della nota
30 Aprile 2015 di AGENAS:
 l’eliminazione del Punto Nascita presso il Presidio Ospedaliero della
SS.Annunziata di Sulmona pur non definita, ma solo supposta e dichiarata non in
sicurezza, non può vedere deviati ed indirizzati i flussi di percorso nascita verso
strutture Ospedaliere di sicurezza inferiore a quella massima che sono assegnate
a Strutture Ospedaliere con sicurezza corrispondente al II Livello, dotate di TIN,
motivo per cui non può essere assolutamente considerata l‘opzione Avezzano
caratterizzata da classe I;
 l’analisi di percorrenza -preteso l’errato dato di indirizzamento verso Ospedali di
livello II con TIN- assume falsamente che vi sia un maggioranza di comuni
4
odiernamente afferenti il PN di Sulmona con tempi di percorrenza tra 30/90 minuti,
“con solo comuni montani cui porre maggiore attenzione”. (la definizione di
comune montano è quella relativa alla appartenenza alle dismesse Comunità
Montane: per cui i comuni del Centro Abruzzo, tranne, Pratola Peligna,
Sulmona,Corfinio, Raiano e Vittorito sono TUTTI montani);
 l’analisi di percorrenza è evidentemente effettuata su carta ovvero in assenza di
esperienza quotidiana e in sconoscenza della situazione della rete viaria locale -
caratterizzata per la maggior parte da strade di montagna di stretta sezione,
elevata pendenza, limiti di velocità per lunghi tratti inferiori a 50Km orari con curve
continue e ripetuti tornanti, con tratti in valli profonde e poco assolate, con
perdurante presenza di ghiaccio in inverno ovvero brinature e galaverna, con
necessità di superamento di valichi e passi- assegna parametri e coefficienti
sottostimati e, sicuramente non considera l’allungamento dei tempi per effetto dei
rallentamenti imposti dalla viabilità e dalla meteoclimatica della stagione fredda
(novembre - marzo);
 In via difensiva e precauzionale, la stessa AGENAS ritiene di “rafforzare il suddetto
territorio tramite un’interazione con il 118 anche attraverso l’istituzione di una
elisuperficie adatta al volo notturno al fine di determinare azioni di rendez-vous con
i mezzi di terra… con l’istituzione di una elisuperficie h24 afferente il presidio di
Sulmona “;
 la immobilizzazione su barella di elisoccorso della gestante in travaglio non è
tecnica scientificamente e proceduralmente ammessa dal settore medico e può
facilmente tradursi in trattamento disumano della paziente costretta a mezzi di
ritenzione impropri nel suo stato di gravidanza e ad affrontare trasferimenti aerei
anche in orario notturno ed in condizioni climatiche avverse.
RICORDANDO CHE la Regione Abruzzo nel Documento di Programmazione
Economica e Finanziaria (DPFER) 2015-2017 nel paragrafo 3.2 titolato
“CONSUMO DEL SUOLO E GESTIONE DEL TERRITORIO” :
 aderisce alla Strategia Nazionale per le Aree Interne svantaggiate che prevede, tra
l’altro, di assicurare a queste aree e quindi anche al Centro Abruzzo livelli adeguati
di servizi essenziali (salute, istruzione e mobilità);
 punta sull'investimento nei territori, attraverso la ristrutturazione dell'esistente e la
riqualificazione dei sistemi insediativi e produttivi.
TENUTO CONTO CHE:
- il Punto Nascita del Presidio Ospedaliero SS Annunziata, viene utilizzato dalle
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gestanti Pratola Peligna, Sulmona, Castel di Sangro, Raiano, Introdacqua, Scanno,
Roccaraso, Pettorano sul Gizio, Pacentro, Ateleta, Pescocostanzo, Bugnara,
Corfinio, Gagliano Aterno Castelvecchio Subequo, Prezza, Vittorito, Campo di
Giove, Alfedena, Barrea, Roccacasale, Rivisondoli, Villetta Barrea, Scontrone,
Villalago, Goriano Sicoli, Opi, Molina Aterno, Secinaro, Anversa degli Abruzzi, Castel
di Ieri, Civitella Alfedena, Cansano, Cocullo, Rocca Pia;
- che per esempio Sulmona, Pratola Peligna, Pettorano sul Gizio e Raccacasale
sono stati molto sensibili alla problematica fino ad assumere delibere consiliari;
Pertanto
- gli esponenti, quali rappresentanti del Comitato per la salvaguardia del Punto
Nascita di Sulmona, nonchè nella loro qualità di consiglieri comunali;
Richiamate le premesse di cui sopra ed alla luce delle considerazioni esposte, e
soprattutto ALLA LUCE DEL PRINCIPIO DE PRECAUZIONE -cardine della
normazione europea e nazionale in tema di sicurezza alla persona- CHE DEVE
sovrintendere ogni attivita amministrativa ed organizzativa dei pubblici uffici specie
in ambito di riorganizzazione del servizio sanitario nazionale e della conseguente
programmazione regionale DIFFIDANO:
 IL PRESIDENTE DI REGIONE ABRUZZO;
 IL COMMISSARIO AD ACTA PER LA SANITÀ DI REGIONE ABRUZZO;
 L’ASSESSORE ALLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA DI REGIONE
ABRUZZO;
 IL CPN Regionale;
 IL CPN Nazionale;
 AGENAS;
 MANAGER DELLA ASL n.1;
AFFINCHE', APPRONTANDO ADEGUATI STRUMENTI DI CONCERTAZIONE IN
VIA PRELIMINARE VENGA RAGGIUNTO L’OBIETTIVO DI SALVAGUARDIA
DEL PUNTO NASCITA PRESSO PRESIDIO OSPEDALIERO SS. ANNUNZIATA
DI SULMONA CON IL REINSERIMENTO DELLO STESSO NELL'ALLEGATO AL
DECRETO COMMISSARIALE n.10/2015 - tabella 8 - ED IN VIA
PROGRAMMATICA SE NE PROGETTI IL RILANCIO, LA RIORGANIZZAZIONE
ED IL POTENZIAMENTO MEDIANTE ALLOCAZIONE DI PARTITE DI
INVESTIMENTI SULL’UNITÀ OPERATIVA DI GINECOLOGIA ED OSTETRICIA
ESISTENTE SIA IN TERMINI DI PERSONALE CHE DI STRUMENTAZIONE CHE
DI IMPLEMENTAZIONE DELLE PRATICHE MEDICALI E DELLE BEST
PRATICS CORRENTI;
6 e comunque, sottolineando che AGENAS, con nota del 30 Aprile 2015, prot 3698,
impone che solo “A REGIME, LA RIORGANIZZAZIONE PREVEDE LA
DISATTIVAZIONE DI 4 PUNTI NASCITA (SULMONA, Ortona, Penne, Atri) …”,
rimanda ogni determinazione circa la chiusura del Punto Nascita presso il Presidio
Ospedaliero SS Annunziata di Sulmona a seguito:
A. delle decisioni imposte da AGENAS da prendersi in merito all’imposto nuovo
dimensionamento in massimo 2 UO di Ostetricia di II livello, con un massimo di 2
UO di Terapia Intensiva Neonatale -ovvero prevedendo la chiusura di reparti nei
presidi di II livello da definirsi in L’Aquila, Chieti o Pescara- dipendendo da queste
scelte l’indirizzamento del percorso nascita in sicurezza delle partorienti del Centro
Abruzzo derivante dalla chiusura dell’esistente;
B. della richiesta imposta da AGENAS di “definizione dei requisiti, delle dotazioni
organiche e strumentali, nonché dei tempi previsti per “l’attivazione e la messa a
regime dello STEN e STAM secondo le procedura del Decreto 11/2013””;
C. della realizzazione in capo alla responsabilità della ASL 1 di ogni azione utile,
necessaria e di legge per la realizzazione, attrezzamento, dotazione e
strutturazione “di una elisuperficie h24 afferente il presidio di Sulmona“
CONSEGUENTEMENTE DIFFIDANO:
 IL PRESIDENTE DI REGIONE ABRUZZO;
 IL COMMISSARIO AD ACTA PER LA SANITÀ DI REGIONE
ABRUZZO L’ASSESSORE ALLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DI REGIONE ABRUZZO;
 IL CPNR;
 IL CPNN;
 L' AGENAS;
 IL MANAGER ASL 1;
ALL’ATTIVAZIONE PRELIMINARE DELLE PRESCRIZIONI PREVISTE DA
AGENAS DI CUI ALLE LETTERE A, B, E, C, DI QUESTO DOCUMENTO
PONENDOLI IN MORA PER OGNI AZIONE DI SOPPRESSIONE DEL PUNTO
NASCITA CHE, IN DIFETTO, PONGA IN ESSERE CONDIZIONI DI MAGGIORE
RISCHIO PER LA GESTANTE/MADRE E FETO/NEONATO SOMMANDO AL
RISCHIO PROPRIO DEL PARTO, IL MAGGIORE RISCHIO LEGATO AL
TRASFERIMENTO STRADALE, OVVERO AD UN VOLO NOTTURNO IN
CONDIZIONI METEO AVVERSE TIPICHE DELL’AMBIENTE MONTANO DEL
TERRITORIO DEL CENTRO ABRUZZO.
Che nel frattempo essendo il Punto Nascita soggetto a deroga da paventata