L'AQUILA - Non c’è stato nessun atto deliberativo da parte della Regione sulla centrale elettrica. A rassicurare tutti sono stati il presidente Luciano D’Alfonso, il vice Giovanni Lolli e l’assessore Andrea Gerosolimo che in un incontro questa mattina a l’Aquila hanno respinto l’accusa di essersi venduti alla Snam in quanto hanno ribadito la loro contrarietà sia alla centrale che al metanodotto e si sono impegnati a non ritirare il diniego ed a chiedere al governo la riapertura del tavolo sulle alternative. Presenti i Comitati cittadini per l’ambiente, il sindaco di Sulmona Peppino Ranalli ed i consiglieri comunali di minoranza Mimmo Di Benedetto ed Alessandro Lucci che hanno esposto le ragioni della forte opposizione del territorio alla realizzazione dell’opera.
Il governatore D’Alfonso ha spiegato di aver scritto al sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti, con la possibile apertura alla centrale elettrica, solo per evitare una decisione immediata sul via libera che ci sarebbe stata dietro la mancata risposta della Regione, lasciando dunque intendere che si è trattato di una manovra per allungare i tempi. La Regione ha dato dunque la sua parola ma rimane il rischio che la presidenza del Consiglio dei Ministri possa andare avanti calpestando tutti.Domenico Verlingieri
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