SULMONA - Esordisce con un rapporto confidenziale il presidente del Parco Majella, Franco Iezzi scrivendo al sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli. Ma dopo averlo "bacchettato" assieme alla sua amministrazione usa un atteggiamento distaccato e formale tornando al lei. Nella missiva Iezzi si dice risentito per non aver trovato collaborazione dall'amministrazione per sviluppare iniziative turistiche ma, soprattutto, si sente offeso per non aver avuto risposte in merito all'utilizzazione del Palazzo Pretorio.
Della questione più che il sindaco, come viene sottolineato dal presidente se ne sarebbe dovuto occupare l'assessore, Stefano Goti che però, come sottolineato nella lettera, giunta sulla scrivania del sindaco il 22 settembre scorso, si è ben guardato dal rispondere. "Ho telefonato ben 39 volte all'assessore - scrive Iezzi - e tre telefonate le ho inoltrate nella stessa mattina, oltre ad una serie di sms, il quale manco a dirlo si è ben guardato dal rispondere. Questo comportamento - continua - oltre ad essere ascritto nell'ambito della maleducazione politica costituisce un mancato rispetto per un'istituzione che negli ultimi anni ha realizzato una serie di venti a favore della città". In chiosa alla lettera il presidente del Parco ha invitato il primo cittadino ad avere una risposta formale in merito alla vicenda. Una presa di responsabilità che fino a questo momento non ci sarebbe stata.
Barbara Delle Monache
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