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martedì 27 ottobre 2015

29 OTTOBRE 2015 "ASPETTANDO OVIDIO 2017 AD EXPO A MILANO"

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SULMONA - Il 29 ottobre prossimo, ore 15.00, Fabbricacultura  sarà presente, in collaborazione con la DMC Cuore dell’Appennino e il Polo Umanistico diretto dalla dottoressa Caterina Fantauzzi, l’associazione culturale Classemista Teatro e Musica e Monticelli &Pagone, con una piece teatrale a cura di ClasseMista presso lo Slow Food Theatre dentro Expo e una installazione artistica.L'evento è stato presentato questa mattina in conferenza stampa dall’avv. Anna Berghella, presidente di Fabbricacultura e della DMC Cuore dell’Appennino, Alessandro Pagone di Monticelli&Pagone e Martina Di Genova dell’associazione Classe Mista.
Lo spettacolo mette in scena un passo delle Metamorfosi di Ovidio nella traduzione di Vittorio Sermonti, pensata per pratiche attoriali.Inoltre in contemporanea gli artisti Monticelli e Pagone realizzano una azione pittorica in occasione del bimillenario della morte del sommo poeta. Evento che ha già ottenuto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo. Gli artisti realizzeranno dal vivo una installazione pittorica all’interno dell’EXPO nel padiglione Slow Food Italia. Tema sarà la figura di Ovidio, interpretata in chiave contemporanea nella sua immagine più conosciuta nella sua città natia e nella regione Abruzzo.
L’opera vuole dare inizio alla ricorrenza del 2017 che vedrà numerose iniziative culturali regionali e nazionali. Resterà in EXPO per concludere questo appuntamento internazionale “Aspettando”quello del bimillenario della morte del poeta latino dell’amore. Una serie di gadget che verranno distribuiti sono stati preparati per lasciare ad Expo un figurativo legame tra la chiusura della fiera
universale e il grande evento.
Il mito selezionato è quello di Licaone, sovrano che vive in un’epoca in cui “irruppe ogni empietà; si persero lealtà, sincerità e pudore, e al posto loro prevalsero frodi e inganni, insidie, violenza e smania infame di possedere.” (Ovidio, Metamorfosi L I). Licaone, incurante delle divinità e del popolo, invita Giove a un truce banchetto, e per punizione viene mutato in lupo. La scelta ricade su questo mito per la vasta gamma di tematiche che vi si possono riscontrare:Cenni sulla natura che possono essere accostati all’ambiente e al paesaggio abruzzesi, pregni di verde e di peculiari pratiche pastorali:La famelicità rintracciabile sia nel sovrano, sia negli uomini con la loro “smania infame di possedere”, sia nel lupo, essere nel quale Licaone viene trasformato; Il lupo, uno dei simboli delle nostre terre (nonché del Parco Nazionale della Majella);Il banchetto, con il suo richiamo al cibo.Tutte queste tematiche, se ampliate, rientrano a pieno nel tema dell’Expo, e donano notevoli spunti di riflessione.La formula scelta per la messa in scena è quella dello spettacolo sensoriale, che prevede un ristretto numero di spettatori bendati; privati della vista, uno dei sensi su cui più si fa affidamento, ci si immerge a pieno in una dimensione altra e nuova, fatta di musica, canti, suoni, odori, sapori, voci e suggestioni. Lo spettacolo prevede quindi una narrazione, suoni e musiche e canti dal vivo, manipolazione corporea, stimolazione del tatto, dell’olfatto e del gusto che daranno l’impressione di aver attraversato tempi e spazi noti ma finora sconosciuti. Gli attori e il musicista guidano gli spettatori in un viaggio dei sensi e dell’immaginazione, viaggio che per ognuno sarà poi costituito da immagini diverse e sempre nuove, mai uguali.


IL PROGETTO OVIDIO 2017
"L’ispirazione del progetto attinge alla preparazione e organizzazione delle celebrazioni per il bimillenario della morte del poeta Ovidio Nasone, nostro concittadino, morto a Tomi nel 17 a.c., che potranno spaziare negli anni da oggi fino a tutto l’anno 2017 e molto oltre – in un’ottica collaborativa tra tutte le istituzioni, le associazioni, le scuole e quanti amano il nostro Poeta - con iniziative che sviluppino le tematiche non solo della storia e della letteratura ma anche dell’arte e dell’amore, care all’illustre poeta latino Ovidio, trattate nelle loro varie declinazioni, in un concatenarsi di eventi dove passato e presente s’intrecciano, dove la storia e la biografia, l’architettura e l’arte, la vita quotidiana e la metafisica sono attrattiva e bellezza per la città di Sulmona ed il suo circondario.
Le diverse iniziative in laboratorio sono le più disparate e partono da un grande evento culturale - un convegno letterario - che coinvolga ovidianisti di fama internazionale fino ad attività che riempiano di contenuti il gemellaggio già esistente con la città di Tomi (oggi Costanza), città che vide morire nella sua tragica relegatio il nostro concittadino, affinché non sia un vuoto contenitore limitato nel tempo ma sollecitando la collaborazione con club sportivi, associazioni, cultura, imprenditori locali e produttori di tipicità per sviluppare progetti concreti transnazionali.Inoltre ulteriori progetti idonei a celebrare questo grande evento vanno dal teatro alle performance urbane, dalla riedizione del “Processo ad Ovidio” alla presentazione del libro relativo, da proiezioni multimediali al cinema, dalla musica alle letture, da mostre di reperti provenienti da diverse parti del mondo ai dibattiti fino alla valorizzazione dell’enogastronomia.
Punto focale, e sogno di tanti, è la creazione di un Museo di Ovidio di cui la nostra città è colpevolmente carente pensando però più ad un punto di incontro multimediale e interattivo dove Ovidio si presenta ai più, anche a chi non ha avuto accesso a studi classici, con la modernità della sua opera e del suo vissuto “Aspettando Ovidio 2017” è un logo, che ha già ottenuto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, di attesa concreta ed attiva al grande evento del 2017, arricchirà il panorama degli eventi sulmonesi proiettando Sulmona a livello regionale, nazionale e internazionale, soprattutto poiché alla fase prettamente culturale sarà abbinata un’importante fase promozionale che contribuirà ad accreditare l’immagine di Sulmona come città di Ovidio (poeta dell’amore) oltre che dei confetti (con cui si corona il sogno dell’amore di coppia), e quindi – transitivamente – come “Città dell’amore”, proseguendo un percorso di valorizzazione delle citate risorse avviato da tempo da Fabbricacultura, che tuttavia per vari fattori (quali, ad esempio, frammentazione, sovrapposizione di iniziative, scarsità di risorse) non ha ancora assunto i caratteri propri di un volano trainante per l’economia e lo sviluppo del territorio.
Il nostro primo evento “Aspettando Ovidio 2017” si è svolto nel dicembre scorso con la mostra di statue e reperti archeologici dal titolo “La donna tra mito e magia nell’opera di Ovidio”, a cura di Fabbricacultura e Camera di Commercio L’Aquila dal 6 dicembre al 6 gennaio 2015 presso la domus in situ del Palazzo dell’Annunziata in Sulmona".