Ha risposto così Peppino Ranalli alle rimostranze di Nicola Cieri della Uil, presente anche Anthony Pasqualone della Cgil, che aveva chiesto al sindaco di chi fossero le responsabilità. Da parte dei lavoratori sono stati manifestati i disagi che questa situazione sta comportando. Quale futuro per loro? Il sindaco Ranalli ha annunciato che l’obiettivo è quello di procedere al più presto alla stabilizzazione per questo ha garantito, nonostante tutte le difficoltà, il passaggio al Cogesa entro il 30 novembre. Per far questo però i lavoratori dovranno essere licenziati “per metterli nelle condizioni – ha spiegato Cieri – di essere assorbiti dal Cogesa”.
Cosa accadrà però se il Tar nell’udienza di merito del 17 dicembre dovesse pronunciarsi negativamente sull’affidamento in house? “Noi dobbiamo andare avanti per la nostra strada – ha risposto Ranalli – per questo se i giudici amministrativi dovessero decidere di interrompere la procedura vuol dire che torneremo indietro ma per adesso proseguiremo con le impostazioni stabilite un anno fa”. I sindacati esprimono soddisfazione per le informazioni date dal sindaco ma mantengono la massima allerta. “A Sulmona – ha concluso Cieri – non sempre quello che si dice viene tradotto nei fatti”.