SULMONA - Il capoluogo peligno perde la sede dirigenziale del Sert a seguito del provvedimento della Asl che, con una delibera di fine gennaio, mette in mobilità la responsabile del servizio Elia Dora Di Ciano e Daniela Spaziani. Entrambe erano alla guida del Sert che da Unità operativa complessa è diventata semplice in base a quanto stabilito dal piano sanitario aziendale. Lancia l’allarme il Tribunale per i diritti del malato che ha voluto esporre il problema in una conferenza stampa alla quale erano state invitate tutte le organizzazioni sindacali, ha spiegato Edoardo Facchini ma è intervenuta solo la Fials con il segretario regionale Claudio Incorvati che si è dichiarato preoccupato per le numerose spoliazioni sul territorio
che porteranno tra un paio di anni la sanità e l’ospedale a non esistere più. In merito al Sert sono giunte telefonicamente ad Edoardo Facchini le rassicurazioni da parte del neo direttore sanitario della Asl Maria Teresa Colizza sul mantenimento delle prestazioni ma per la dottoressa Di Ciano la perdita del primario ridurrà drasticamente i servizi. A Sulmona sono in cura 450 pazienti con un’età media dai 35 ai 38 anni. Dipendenze legate alle droghe ma anche al gioco d’azzardo vengono trattati al Sert sulmonese che ha a che fare con una trentina di nuovi casi all’anno. Alla luce di questi dati la decisione di penalizzare Sulmona viene definita un errore dalla Di Ciano che ha annunciato di voler presentare ricorso contro il suo allontanamento."E' stata fatta una selezione sbagliata – ha spiegato – sulla base di titoli ed esami". Tdm e Fials sono preoccupati per il depotenziamento. L’auspicio è che il discorso avviato recentemente con i sindaci e le parti sociali sulla tutela della sanità e dell’ospedale non faccia la fine della cosiddetta “lettera morta”. Va assolutamente dato seguito ai ragionamenti fatti con la Colizza anche perché mancano ancora certezze su diverse incompiute come ad esempio sull’attivazione dei 18 posti letto di lungodegenza e del servizio di ortopedia dello sport. A ciò si aggiunge la notizia che, se non verrà dato seguito alla risoluzione del consiglio regionale sulla deroga alla chiusura, dal primo marzo chiuderà i battenti la Guardia medica di Campo di Giove, ha fatto presente Incorvati. Novità importanti si hanno invece sul Cup in quanto Facchini ha reso noto che è stato attivato lo sportello di cortesia e sono arrivati due nuovi addetti che fanno salire gli sportelli a cinque, al fine di alleviare i disagi provocati dalle lunghe file.
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