SULMONA - "In relazione ai preoccupanti sviluppi che stanno interessando la sciopero della fame, che diversi avvocati stanno tenendo a Sulmona per protesta contro la soppressione del tribunale, e' stata stamane presentata una interrogazione urgente dal presidente del gruppo P.S.I. della camera On. Marco Di Lello con la quale si sollecita fermamente il Ministro a rivedere le determinazioni in ordine al Tribunale di Sulmona e a recarsi a Sulmona per incontrare gli Avvocati in sciopero le autorita' e la classe forense del Capoluogo Peligno" si legge in una nota giunta in redazione a firma del Seg. Regionale del PSI Massimo Carugno. "Analoga iniziativa e' stata assunta al Senato. Tra l'altro il Senatore Enrico Buemi, Capogruppo P.S.I. nella commissione giustizia del Senato, nonche' proponente del lodo sulla vicenda Berlusconi, nella Giunta al Senato, domani alle 16.30 sara' a Sulmona presso il Tribunale per solidarizzare con gli Avvocati in sciopero, e partecipare al Comitato di Salvaguardia convocato alle 17.30 presso il Tribunale.
Massimo Carugno - Segretario Regionale P.S.I.
I Sen. Enrico Buemi, Riccardo Nencini, Guillerme Longo, al Ministro della Giustizia,
premesso
che con decreto legislativo 7 settembre 2012 n.155 il Governo, su impulso del Ministero della Giustizia, disponeva la soppressione di 31 Tribunali, 31 Procure, 220 Sez.distaccate nell'ambito del progetto di riordino delle circoscrizioni giudizarie, disponendo la esecuzione di tale provvedimento al 13 settembre 2013, tranne che per i 4 tribunali abruzzesi per i quali la esecuzione del provvedimento di soppressione e' differito al settembre del 2015, in quanto per gli effetti del sisma del 2009, le sedi dei Tribunali accorpanti non erano e non sono ancora funzionali;
che a Sulmona, da tempo, si stanno svolgendo numerose manifestazioni di protesta che hanno raccolto la adesione della generalita' delle cittadinanze e delle rappresentanze istituzionali di tutti i Comuni compresi nel territorio del suo Tribunale, perche' si ritiene che il Tribunale peligno ha in pieno i requisiti per dettare la sua sopravvivenza rappresentati da:
1) vastita' del circondario che lo pone tra i primi in Italia;
2) diffuse ed elevate altitudini del suo territorio del tutto montuoso che nella media lo pone come il piu' alto d' Italia ;
3) precarieta' delle infrastrutture e dei servizi di collegamento dei suoi territori con la sua sede e quindi a maggior ragione con il futuro tribunale accorpante dell'Aquila;
4) presenza, nel suo territorio, di centri turistici montani (i piu' importanti dell'Appennino) la cui popolazione si moltiplica, nei mesi estivi e invernali, rendendo quindi falso il dato della popolazione residenziale ufficiale risultando il tasso demografico notevolmente maggiore per la residenzialita' stagionale;
5) presenza, nel suo territorio, di 2 parchi nazionali ( P.Naz. Abruzzo e P.Naz. Maiella);
6) presenza, nel suo territorio, di uno dei maggiori carceri di massima sicurezza d'Italia, specie dopo una recentissima riforma della sua struttura organizzativa, per la quale verranno ospitati solo detenuti AS1 e AS3 e collaboratori di giustizia e la cui capienza e' gia' disposto che venga aumentata di altri 180 posti su 450 esistenti attualmente; evidenti i problemi di sicurezza e di costi nei futuri collegamenti tra il penitenziario sulmonese e la sezione di sorveglianza del futuro tribunale accorpante di L'Aquila;
7) contiguita' diretta ed immediata, a sud del suo territorio, con aree ad alta densita' criminale, la cui infiltrazione nel territorio del Tribunale Peligno e' dovuta specie per traffici economici nei comprensori del turismo invernale;
che le rappresentanze istituzionali, gli avvocati, le rappresentanze del personale lamentano che i sopra esposti requisiti non sono stati presi affatto in considerazione, dal Ministero della Giustizia, nella determinazione di sopprimere Sulmona, ancorche' formalmente e specificatamente previsti nella legge delega;
che il Ministero della Giustizia, il venerdi 13 settembre, ha dato avvio alla soppressione delle sedi di Tribunale previste per il 2012, senza cedimenti, esitazioni o deroghe nonostante documenti e istanze ufficiali di rinvio, provenienti dalla maggioranza delle parti politiche parlamentari, e nonostante il Senato avesse votato, a larghissima maggioranza, un odg in tal senso presentato dal Sen. del PSI Enrico Buemi;
che, preso atto di tale tetragona risolutezza e preveggendo quanto potra' succedere nel 2015, gli Avvocati ed il personale di Sulmona hanno deciso di invitare il Ministro di Giustizia a Sulmona per far a lui constatare, de visu, la bonta' delle loro ragioni e di avviare, al contempo, dal 16 settembre, uno sciopero della fame legato a tale richiesta dando, del tutto, formale comunicazione al Ministro della Giustizia con nota dell' Ordine Forense del 16 settembre 2013; (all.1)
che pertanto, dal 16 settembre 2013, sei avvocati sulmonesi ed esattamente:
Avv.Elisabetta Bianchi
Avv.Roberta Polce
Avv.Sandra Presutti
Avv.Daniele Di Bartolo
Avv.Alberto Paolini
Avv.Serafino Speranza
sono in sciopero della fame e in presidio permanente di 24 ore presso il Tribunale di Sulmona, e che la classe forense di Sulmona il personale di cancelleria, il Sindaco e le rappresentanze istituzionali del territorio, la classe politica e sindacale, le categotie economiche e molta parte della cittadiananza sono a fianco dei detti Avvocati nel citato presidio;
che nell'ambito dei controlli quotidiani del pronto intervento medico, cui gli avvocati in sciopero sono sottoposti, ieri 18 settembre, per due di loro ed esattamente l'Avv. Elisabetta Bianchi e l'Avv.Alberto Paolini, sono state ravvisate complicanze cliniche che hanno indotto i sanitari a sconsigliare di proseguire lo sciopero della fame per la possibilebinsorgenza di pericolo di vita;(all.2 e 3)
che entrambi professionisti, assieme agli altri quattro citati, perdurano nella prosecuzione dello sciopero della fame perdurando il silenzio del Ministro della Giustizia;
tanto esposto e premesso si
CHIEDE
al Ministro della Giustizia se non ritiene di recarsi con somma urgenza a Sulmona per portare innanzitutto la sua solidarieta' agli avvocati in sciopero della fame, e per ascoltare le ragioni del Sindaco della Classe Forense del Personale e della citta' tutta di Sulmona.
Roma li
I Sen. Enrico Buemi, Riccardo Nencini, Guillerme Longo.
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