ROMA - Commozione, stupore e bellissime sensazioni hanno accompagnato gli stati d’animo dei 170 tra poliziotti, finanzieri e poliziotti penitenziari, facenti capo all’International Police Association, che hanno partecipato all’udienza generale del Papa tenutosi ieri 18 settembre.I 170 partecipanti rappresentati dal Presidente IPA Mauro Nardella ideatore e organizzatore, unitamente a Padre Sante Inselvini ed ai componeti l’esecutivo di Sulmona Sanelli Nicola Gionni Biondi, Remo martinelli, Genovese Antonino, Pasqualone Dino, De Simone Agostino, hanno avuto l’onore di presiedere all’udienza a stretto contatto con Papa Francesco
venendo ubicati sul sagrato in una zona prospiciente la postazione papale.
Una fortissima emozione l’hanno vissuta tutti ed in modo particolare il presidente Mauro Nardella e l’ispettore superiore di polizia penitenziaria Latini Antonio allorquando il responsabile della prefettura vaticana ha invitato Nardella e che a sua volta ha invitato Latini, accompagnato dalla piccola figliola, a salutare personalmente il Papa subito dopo la fine dell’udienza. Nell’occasione il Presidente Nardella ha chiesto ed ottenuto una benedizione per tutti i partecipanti e per i detenuti autori dei regali ( 5 oggetti in ceramica prodotti direttamente in carcere) ed ha consegnato nelle mani del Papa una lettera a nome di tutti i poliziotti penitenziari di Sulmona e Teramo e un’altra a nome di F.G. figlia del segretario dell’IPA Sulmona Gionni Biondi.Particolare importantanza ha rivestito l’affettuoso abbraccio che Papa Francesco ha voluto personalmente dare al presidente Nardella subito dopo avre, quest’ultimo, rappresentato il motivo della visita.All’affermazione fatta dal presidente IPA, infatti, e cioè del fatto che all’udienza ci si è recati in rappresentanza degli agenti e dei detenuti delle due istituzioni carcerarie, con una spontaneità unica Papa Francesco l’ha abbracciato riferendogli parole sante in ordine all’orgoglio di avere suoi ospiti quel giorno persone dedite alle problematiche del carcere e alla delicata professione svolta.
Commovente è stato l’abbraccio che l’ispettore Latini e la sua piccola figliola hanno ricevuto anch’essi dal Papa e che mai nella loro vita avranno modo di domenticare.L’incontro ha avuto fine non prima di aver, Nardella, chiesto al Santo Papa la possibilità di esaudire un sogno e cioè quello di averlo visitatore pastorale prsso il carcere di Sulmona. Il Papa ha chiaramente fatto capire che non vi sono limiti alla provvidenza. Nardella e Latini si sono congedati da Papa Francesco non prima di aver ricevuto da egli una splendida corona del rosario.Forse resterà un sogno quello di averlo nel carcere di Via Lamaccio ma resta quello appena visto realizzare e che permetterà ai 170 partecipanti di dire: “quel giorno c’ero anch’io!!”.
Un particolare ringraziamento il presidente Nardella lo rivolge a tutti coloro hanno permesso di vivere questa indimenticabile giornata ad iniziare da Padre Sante Inselvini insostituibile e determinante gancio, i collaboratori sopra menzionati e a tutti i partecipanti che con magistrale compostezza hanno permesso la realizzazione di un evento che non oseremo dire storico per le realtà dagli stessi rappresentate.
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