Dal punto di vista strettamente operativo sabato 4 maggio si sono svolte le due simulazioni sull’incendio boschivo e sul rischio idraulico. Quella sul rischio sismico si era svolta nella giornata di venerdì. In tal modo la trilogia dei rischi preminenti (sismico, incendi boschivi e idrogeologico), ai quali sono esposti i comuni del Centro Abruzzo, ha visto in sinergia tutte le varie organizzazioni di volontariato, afferenti dai comuni dell’ex COM7 di Sulmona istituito in occasione del sisma aquilano del 2009, trascinati dalla leadership rappresentata dal “Modello Friulano”.
Nell’intervallo fra le due ultime esercitazioni sono intervenuti l’assessore regionale alla Protezione Civile Gianfranco Giuliante e il sindaco ospitante Giuseppe Berarducci (foto), per esprimere il compiacimento per l’encomiabile iniziativa e ringraziare tutti i volontari partecipanti, in particolar modo gli organizzatori locali e gli ospiti, provenienti da Pordenone, Cividale, Cordenons, San Quirino, Montereale Valcellina, accompagnati da funzionari regionali e dall’assessore provinciale di Pordenone.
E’ doveroso ricordare che la Regione Friuli, a seguito del sisma del 1976, si è dimostrata molto reattiva, al punto tale che oggi rappresenta una buona pratica nel fronteggiare i rischi e costituisce, pertanto, un modello che fa scuola. Non a caso a Palmanova, in provincia di Pordenone, esiste un Centro funzionale regionale di Protezione Civile, con annessa sala operativa h 24, di livello eccellente, fra i più all’avanguardia in Europa, al quale è riconosciuto un ruolo a livello nazionale.
L’esercitazione FRIVAP ha entusiasmato ed arricchito tutti i partecipanti, che hanno messo a disposizione il proprio tempo in modo gratuito al servizio della comunità, confermando come il volontariato organizzato rappresenti sempre più una risorsa professionale altamente strategica nel sistema integrato della Protezione Civile italiana.