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martedì 19 febbraio 2013

SOCIETA', ARBITRI E GIOCATORI A CONVEGNO SUL "FAIR PLAY"

SULMONA -  Il comitato Regionale Abruzzo F.I.G.C. e la Lega Nazionale Dilettanti hanno tenuto presso l'Auditorium dell'Annunziata un convegno su "Fair Play".Un confronto di metà stagione tra i protagonisti del calcio dilettantistico di Eccellenza e Promozione a cui hanno partecipato il Presidente del Comitato Figc Abruzzo Daniele Ortolano, il designatore degli arbitri abruzzesi Pasquale Rodomonti Rodomonti, Antonello Carbonara Presidente della commissione disciplinare, Carlo Masci Assessore regionale allo sport e Lorenzo Fusco Assessore del comune di Sulmona.Ha coordinato gli interventi il giornalista Antonio Monaco.
Nel corso dell'incontro è stato premiato un giocatore del Tocco Casauria Emanuele Smarrelli con la coppa "Fair Play" per il suo impegno e la correttezza mostrata in campo nei confronti degli avversari.
"Stiamo cercando di far crescere la classe arbitrale in Abruzzo, ma è molto difficile perchè la carriera arbitrale è molto lunga e ci vuole tantissimo tempo" ha detto Rodomonti."In Abruzzo ho abbassato l'età degli arbitri con una media in eccellenza di 22 anni e di 21anni  in promozione per permettere a qualche abruzzese di poter arrivare ad arbitrare a livello internazionale non a 37 anni, quando è troppo tardi, ma intorno ai 30 che rappresenta l'età giusta.E' difficile oggi fare questo mestiere visto le pressioni esistenti, anche perchè ci sono le televisioni che mettono a crudo realtà che un arbitro non riesce a percepire al momento e questo li
la delegazione del Sulmona Calcio
 rende insicuri" ha aggiunto Rodomonti."Abbiamo degli assistenti  in Abruzzo di cui uno ultimamente si è distinto ed è  stato bravissimo nella partita Roma - Juventus non sbagliando alcun intervento, dimostrando un attitudine e un allenamento elevatissimo da grande professionista" ha ricordato Rodomonti."Il Fair Play è determinante in campo, l'arbitro potrebbe anche non esistere limitandosi a fischiare interventi semplici, se tutti i giocatori rispettassero questa regola" ha concluso Rodomonti.
"Questa è la decima edizione di un incontro in cui cerchiamo di riunire tutte le nostre società di eccellenza e promozione con i loro tecnici, i calciatori e gli arbitri in un momento di dialogo"ha affermato Ortolano."Abbiamo bisogno di questo Fair Play perchè il nostro calcio è bello se viene interpretato nel modo migliore e se continua a essere pulito, ad essere lontano dai quei clamori del calcio nazionale"ha aggiunto Ortolano."Noi in questo momento siamo in una fase di difficoltà anche nel calcio dilettantistico,
 perchè la crisi economica e dei valori sta interessando anche le nostre società.Quindi il nostro sforzo in questo momento sarà quello di far continuare a vivere questo calcio nei piccoli comuni e nei territori, per diffondere quella funzione sociale che il calcio ha sempre avuto.Stiamo assistendo a un cambiamento perchè noi purtroppo stiamo perdendo delle società per le enormi difficoltà economiche" ha ricordato Ortolano."Da parte nostra e da parte di tutti i dirigenti federali ci deve essere una maggiore spinta a far sì che le società continuino a vivere e soprattutto che l'attività giovanile sia la fonte primaria del nostro calcio nazionale e di quello regionale.Le nostre società hanno fatto questo per 50 anni e vogliono continuare a farlo.Naturalmente abbiamo bisogno di aiuti in senso concreto" ha concluso Ortolano