RAIANO - Tornare ad accendere i riflettori sulla drammatica situazione della Ceramica Saba di Raiano, la cui fase di stallo danneggia soprtattutto i lavoratori, è quanto chiede ai vertici della Provincia il capogruppo consiliare Pd in Provincia, Enio Mastrangioli, sollecitando un incontro con i sindacati, con la vecchia RSU e l’Organo di Liquidazione (Presidente e Commissario Giudiziale). "L’esito negativo dell’asta per la vendita dei capannoni della SABA" scrive in una nota Mastrangioli "rende più complicato e preoccupante il rispetto di quanto previsto nell’Intesa del Luglio 2011 per la
corresponsione delle spettanze di competenza ai lavoratori posti in mobilità: incentivo all’esodo, TFR, etc. Anche la ripetizione dell’asta tra quattro mesi non può considerarsi un elemento rassicurante, alla luce di vicende ed esperienze analoghe e il periodo di forte crisi e scarsa propensione agli investimenti che stiamo attraversando.
Una situazione e una prospettiva futura che si ripercuote innanzitutto e pesantemente sui 72 ex dipendenti SABA, la maggior parte giovani e coppie, che in passato hanno assunto impegni e contratto mutui, che oggi hanno enormi difficoltà a onorare. Lavoratori e lavoratrici che hanno ricevuto, a oggi, solo il cinquanta per cento circa di quanto pattuito con l’Intesa del Luglio 2011. Un’Intesa allora sofferta, ma l’unica possibile e accettata dai lavoratori e dalle OO.SS. solo grazie all’impegno di ricevere tutte le spettanze economiche entro alcuni mesi. Il non rispetto di quei tempi e la prospettiva futura che si va delineando non possono che destare enormi preoccupazioni per l’aggravarsi di un disagio e malessere sociale di un numero elevato di persone e di famiglie ormai in condizioni di non poter più sopportare una situazione simile e che non sanno più a chi potersi rivolgere, per la fuga della Proprietà dalle proprie responsabilità. Per queste ragioni, su sollecitazione delle lavoratrici e lavoratori interessati, ho rivolto un pressante invito agli Assessori competenti della Provincia dell’Aquila, affinché, come avvenuto lo scorso anno, si convochino le OO.SS., la vecchia RSU e l’Organo di Liquidazione (Presidente e Commissario Giudiziale), per fare il punto della situazione e verificare quali iniziative possono e debbono essere messe in atto per dare una risposta concreta alle lavoratrici e lavoratori. Ci sembra, questo, un dovere minimo delle Istituzioni e ci auguriamo che si provveda a convocare le Parti nel più breve tempo possibile".
 
 







