SULMONA - Si naviga nell'incertezza. Incalzano le polemiche su zero euro per Sulmona. Dopo Fp Cisl, anche la Cgil alza la voce e pone dieci domande al commissario regionale per la sanità la sindaco di Suilmona e al manager Asl. Sostenendo che la sanità peligna sta assumendo "caratteristiche paradossali" non solo per quanto riguarda la costruzione del nuovo ospedale, ma "per come l’atto Aziendale Asl ha reso marginale il diritto alla salute dei cittadini nel contesto provinciale e regionale". Secondo Damiano Verrocchi, della segreteria provinciale Cgil "dovranno dare risposte al territorio il Presidente Chiodi e il Sindaco Federico. Il primo per aver promesso la costruzione del nuovo ospedale nella sua visita a Sulmona del 14 luglio dell'anno scorso di cui non si vede neppure lo studio preliminare di fattibilità e il secondo per
aver voluto, in tutta fretta, il cambio di destinazione urbanistica dell’area dove sorge il SS Annunziata per reperire risorse per la costruzione del nuovo ospedale" Ad oggi, però, si naviga nella nebbia e nell’incertezza più assolute, mettendo a dura prova la pazienza dei cittadini della Valle Peligna" Per la Cgil il nuovo ospedale di Sulmona e della Valle Peligna va realizzato con finanziamento totalmente pubblico. Occorre certezza nei finanziamenti e, qualora non bastassero i fondi dell’art. 20 legge 67/88, la Regione e la Asl devono farsi carico di reperire le risorse necessarie in quanto quello di Sulmona, per le importanti criticità strutturali e i bassi fattori di sicurezza in presenza di azioni sismiche, è l’ospedale che va costruito con precedenza assoluta nella nostra Regione. Sostiene Verrocchi che il sito dove sorge l’ ospedale non deve subire cambio di destinazione d’uso. "Nell’attuale area (Viale Mazzini) va realizzato un edificio con tecniche edilizie biocompatibili e con energie rinnovabili dove concentrare tutti i servizi territoriali della Asl. (Servizio tossicodipendenze, servizio salute mentale, servizio medicina del lavoro, servizio vaccinazioni, Cup, servizio prevenzione igiene degli alimenti, servizio veterinario ecc.). Con questa proposta si offrirà un servizio migliore ai cittadini che non dovranno più girovagare per la città e, nel contempo, la Asl risparmierà migliaia di euro al mese che oggi paga per gli affitti dove sono allocati tutti questi servizi"
La Cgil pone 10 domande al Presidente Chiodi, al manager Silveri e al Sindaco Federico.
"E’ pronta la necessaria deroga ai parametri aritmetici già definiti a livello nazionale e regionale (500 parti l’anno) per il mantenimento del Punto nascita all’ospedale di Sulmona?
Perché il servizio di Emodinamica non è stato attivato a Sulmona benché vi fosse un progetto? Urologia rimarrà a Sulmona come Unità operativa complessa? Quando si abbatteranno le liste di attesa per i cittadini della Valle Peligna? (per un “Ecocolordoppler carotideo” ad una persona di 86 anni prenotato il 19/3/2012, l’esame è stato fissato per il 13/9/2012, cioè dopo ben sei mesi). Perché si acquistano attrezzature medicali in altri ospedali della Asl e nulla per Sulmona? Perché non si acquista il “Fetmo laser” per il reparto di Oculistica? Perché non realizzare l’Hospice per malati oncologici terminali in Valle Peligna? Quando sarà potenziato l’organico del personale medico in Ospedale e sulla Medicina territoriale? Nella prossima estate rimarranno operativi gli ambulatori di oncologia, diabetologia e angiologia? Perché è stato chiuso l’Ufficio bilancio?"
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