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martedì 17 aprile 2012

"COOP-ER-AZIONE" UN MODELLO DI SVILUPPO SOSTENIBILE

SULMONA - "La cooperazione un modello di sviluppo sostenibile". Questo il tema trattato nel convegno organizzato dalla sezione di Sulmona Soci Coop,  che si è tenuto ieri pomeriggio presso la Comunità Montana Peligna a Sulmona, a cui hanno partecipato Salvatore Gibiino,
presidente cooperativa Pio La Torre Libera Terra, Fiorella Ranalli, Capo Area Trattamentale Casa di Reclusione di Sulmona, Fernando Di Fabrizio Presidente Legacoop Abruzzo, Giorgio Raggi Presidente Consigliodi Sorveglianza Coop Centro Italia e Andrea Marino Presidente Soci Coop Centro Italia Sulmona. L'incontro è stato moderato dal Presidente della Comunità Montana Peligna Antonio Carrara nell'ambito del progetto "CooPerAzioni" lavorare insieme in un giornata dedicata alla legalità e alla cooperazione. In mattinata al cinema Pacifico è stato proiettato il film "Schiaffo alla mafia" per gli studenti del comprensorio peligno. Istituire una cooperativa, per Antonio Carrara, non è puro volontariato con spirito mutualistico, ma significa creare un'impresa e in questa fase economica molto difficile riscoprire i valori della cooperazione potrebbe essere una risposta. Salvatore Gibiino ha parlato di cooperazione come un'esperienza umana che lo ha cambiato completamente. "E' stata una battaglia per il riscatto della libertà contro la mafia". Gibiino nel suo lungo intervento ha raccontato la sua esperienza e della cooperativa Pio La Torre nella gestione dei beni e terreni confiscati alla mafia in Sicilia. Pio La Torre è stato assassinato il 30 aprile del 1982 . "Dopo che è stata approvata la legge 216 bis che prevedeva il reato di associazione mafiosa e la confisca dei beni, siamo partiti con 100 ettari di terreno confiscato ai mafiosi ed abbiamo iniziato con la nostra cooperativa a lavorare la terra, per noi significava un riscatto". ha raccontato Gibiino "Ora ne coltiviamo 250 ettari, terra in cui scorre il sangue molti sindacalisti"."Produciamo prodotti biologici, grano, ceci, lenticchie e vino grazie alla Coop che ha sposato le nostre finalità e ci ha aperto le porte"."Ogni aratro che passa e solleva le zolle, voleva sifìgnificare per noi voltare pagina, il sacrificio è un ideale di vita da riscoprire"."Inizialmente abbiamo lavorato per niente rimettendoci di tasca nostra ed ora sono molti i giovani siciliani che chiedono di lavoarare con noi"  ha continuato Gibiino. Per Ferdinando Di Fabrizio la cooperazione puo' essere un antidoto alla crisi, non puo' essere certamente la soluzione, ma sicuramente le cooperative costruiscono un mondo migliore. 
Sono cento milioni gli occupati nelle cooperative nel mondo, in Italia 3, 1 milioni  con 127 miliardi di fatturato.In Abruzzo abbiamo 214 cooperative che attualmente vivono, specialmente quelle sociali, con difficoltà.Per Fiorella Ranalli la casa di reclusione è l'altra faccia della medaglia. Il carcere deve servire alla rieducazione del condannato."Bisogna crederci" ha continuato la Ranalli "altrimenti il nostro mandato non serve a niente". "Nella nostra casa di reclusione ci sono 200 internati e il lavoro è la base fondamentale  per il processo rieducativo del singolo internato".