"In questo modo" scrivono i comitati in una nota "gli
"Stati generali del Territorio" possono essere davvero la grande
assemblea con cui tutte le componenti più vive della nostra comunità fanno
sentire la loro voce e soprattutto si organizzano per difendere i diritti
fondamentali e costituzionalmente garantiti del Centro Abruzzo".
Secondo i comitati l'assemblea, oltre ad occuparsi in maniera specifica del Tribunale, dovrebbe essere anche l'occasione, finora mai verificatasi, per delineare una strategia ed un programma comune per la difesa dei Presidi territoriali e per la promozione di politiche ecosostenibili del comprensorio in cui ricadono i 36 Comuni.
Secondo i comitati l'assemblea, oltre ad occuparsi in maniera specifica del Tribunale, dovrebbe essere anche l'occasione, finora mai verificatasi, per delineare una strategia ed un programma comune per la difesa dei Presidi territoriali e per la promozione di politiche ecosostenibili del comprensorio in cui ricadono i 36 Comuni.
"Dall’ assemblea
dovrebbe nascere un coordinamento permanente con il compito di elaborare il
programma comune e mettere a punto le necessarie iniziative per la sua concreta
realizzazione.
Dall’ assise del 27 dicembre dovrebbe salire, alta e forte fino alle stanze del Potere nazionale la volontà di riscatto del Centro Abruzzo e la determinazione del nostro popolo a battersi con determinazione, anche con forme di lotta clamorose , non consuete e di massa, ma in ogni caso rigorosamente nonviolente.
Dall’ assise del 27 dicembre dovrebbe salire, alta e forte fino alle stanze del Potere nazionale la volontà di riscatto del Centro Abruzzo e la determinazione del nostro popolo a battersi con determinazione, anche con forme di lotta clamorose , non consuete e di massa, ma in ogni caso rigorosamente nonviolente.
Questo perchè è in
gioco la nostra stessa sopravvivenza e quindi il diritto del nostro territorio
ad avere un futuro".