PIETRANSIERI
– La prossima domenica 20 novembre (ore 16.00) si svolgerà la fiaccolata della memoria a
Pietransieri, frazione di Roccaraso, in ricordo dell’eccidio di Limmari. 21 novembre 1943. Valle della Vita, località Bosco dei
Limmari. Fu uno strazio. 128 persone furono trucidate. 34 bambini, un neonato
di un mese, 60 donne. Senza motivazione documentate, ma per il semplice
sospetto che la popolazione civile sostenesse io partigiani. Fu una strage. Commessa dai nazisti durante il
periodo di occupazione in Italia, avvenuta il 21 novembre 1943
a Pietransieri, oggi frazione del comune di Roccaraso. Secondo il
racconto del professor Luciano Biondi “Il
30 ottobre
1943 il maresciallo Albert Kesselring aveva fatto affiggere un
manifesto, nelle località di Rivisondoli, Pescocostanzo, Roccaraso,
Roccacinquemiglia e Pietransieri, che recitava in lingua tedesca:
"Tutti coloro che si troveranno ancora in paese o sulle montagne
circostanti saranno considerati ribelli e ad essi sarà riservato il trattamento
stabilito dalle leggi di guerra dell’esercito germanico": la fucilazione sul
posto. Ubbidirono in pochi al comando dei tedeschi, molti pietransieresi si
rifugiarono nei boschi dei Limmari convinti di essere al riparo, ma fu proprio
lì il luogo della strage. Ogni anno la sera precedente la ricorrenza, in
una silenziosa processione illuminata dalle fiaccole, gli abitanti di
Pietransieri salgono dalla Valle della Vita e raggiungono il Sacrario dove
riposano i caduti e dove vengono letti, casolare per casolare, i nomi
dei morti trucidati, mentre le luci del paese sono completamente spente. Lo scorso anno oltre 60 ragazzi del Liceo
Scientifico di Lanciano sono stati attivamente presenti alla Fiaccolata della
Memoria. Quest’anno il numero dei ragazzi è salito a 120. Sono soprattutto ragazzi
del Liceo Scientifico, ma anche del Liceo Classico di Lanciano ed alcuni
studenti che torneranno dalle loro sedi universitarie (Roma, Bologna, Ancona,
Siena, Ravenna, Pavia) appositamente per partecipare alla Fiaccolata. A me
appare assolutamente straordinario” commenta il professor Biondi “che 120
ragazzi rinuncino allo “struscio” domenicale per recarsi a Pietransieri (per
molti di loro fino a ieri località completamente sconosciuta) con l’intento di “conoscere,
incontrare e ascoltare” persone e luoghi
simbolo della Memoria della nostra Terra. E’ la speranza che ciò che è stato
non venga dimenticato e che al contrario continui a vivere nelle coscienze
delle giovani generazioni, che sapranno farne tesoro per se stesse e per coloro
che verranno ancora dopo di loro. Un popolo, una comunità, una nazione che
ignora il proprio passato, è un popolo, è una comunità, è una nazione che non
ha e non potrà avere futuro. La strage
del Limmari pesa sulla storia di tutti noi abruzzesi ed è nostro compito
imparare a conoscerla, per continuare a raccontarla e difendere, così, i valori
della vita, della pace, della libertà e della democrazia”. ULTIM'ORA DALLA REGIONE
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