PESCARA - Mario Ferri, il giovane rappresentante di Montesilvano detto
"Il falco", noto in Italia e all'estero per le sue invasioni dei campi di
calcio durante le partite, e' passato, ieri, dal carcere agli arresti
domiciliari, e una volta a casa descrive su Facebook la sua detenzione, dicendo
di essere stato recluso come una "bestia". In attesa del
"processo, tra 20 giorni" dice di aver "lottato come un leone in
quella gabbia - scrive sulla sua bacheca del social network. Chiusi in sei in
una stanza con soli due metri quadrati a disposizione. Reclusi come
bestie", commenta. Riferisce anche che una sera ha "ingoiato 15
lamette per andare in ospedale e dichiarare lo sciopero della fame e della
sete. Per quattro giorni - aggiunge - sono stato guardato a vista da due
poliziotti e non ho toccato ne' cibo ne' acqua (passando da News in evidenza
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