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giovedì 27 ottobre 2011

FIALS CONTRO RIFORMA PENSIONI NON ESCLUDE CONTESTAZIONI

SULMONA - "Non è più possibile, è ormai solo vergognoso, non più tollerabile che questo Governo continui a sfornare manovre economiche, leggi, leggine, circolari e direttive con l’unico obiettivo di fare pesare tutto il debito pubblico del nostro Paese solo ed unicamente sulle spalle e sui redditi dei dipendenti pubblici" E' l'incipit di una nota a firma del segretario regionale Fials, Claudio Incorvati che annuncia non solo l'intenzione di ricorrere a forme di contestazione, ma anche un richiamo alla classe politica centrale e locale per un confronto con il sindacato.  "In questi momenti stanno “trattando”, sulle nostre spalle, l’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni, una ennesima penalizzazione  che accompagna

le restrizioni già effettuate per i dipendenti pubblici in materia di blocco dei contratti nazionali di lavoro sino al 2014, senza dimenticare gli effetti devastanti della Riforma Brunetta. Un Governo in confusione. Non vi è uno spiraglio, un progetto di rilancio e crescita produttiva del nostro Paese. Solo tagli alle Regioni, Autonomie Locali e Sanità, impoverendo ancora di più la possibilità della erogazione dei servizi minimi essenziali ai cittadini e colpendo con la mannaia le stesse  retribuzioni dei dipendenti. La discussione di questi giorni e l’attesa da parte del Parlamento Europeo sui tagli e riforme strutturali del nostro Governo, ci preoccupa fortemente laddove si vede solo una risposta tra le riga di innalzamento dell’età pensionabile. Non si toccano le rendite, i vitalizi e gli immani sprechi, ma si colpiscono, ancora una volta, i cittadini onesti ed ancor di più i dipendenti pubblici. La Fials non può più sopportare l’arroganza del Governo e non escludiamo forme di contestazione per riaffermare, non solo i diritti dei dipendenti pubblici ed il valore del lavoro pubblico, ma anche e soprattutto, un richiamo a questa classe politica centrale e locale che deve confrontarsi necessariamente con il sindacato. Non riusciamo più a digerire prevaricazioni, è ora di dire un sonoro BASTA a chi deprime e mina continuamente la crescita professionale ed economica della pubblica amministrazione in generale ed in particolare dei settori delle Regioni ed Autonomie Locali come la stessa Sanità.La FIALS è per la ripresa dei contratti nazionali ed integrativi aziendali, per determinare una gestione più efficiente delle risorse umane che determini un miglioramento ed una funzionalità più rispondente delle amministrazioni pubbliche alle esigenze dei cittadini.La FIALS,  è fortemente sensibile ad una politica dei redditi che veda, come per i dipendenti privati, il beneficio di una diversa e più agevolata tassazione per gli emolumenti accessori quali: lavoro straordinario, indennità, turnistica, produttività collettiva ed individuale, ecc..Ma ancor di più la FIALS è pronta a discutere sui nuovi modelli organizzativi che possono riqualificare e razionalizzare tutti i servizi territoriali come quelli della sanità.Una politica di condivisione e di rigore ma che necessariamente deve vedere i dipendenti pubblici attori e non semplici spettatori, come attualmente avviene, delle trasformazioni. È ineludibile, poi, che le risorse economiche ottimizzate dai risparmi derivanti da una maggiore efficienza dei servizi, debbano essere ridistribuite, come valore aggiunto significativo di chi sente e vuole una amministrazione pubblica più vicina alle esigenze reali dei cittadini e come risposta, anche, alla crescita economica del nostro Paese, tra gli stessi dipendenti che hanno contribuito realmente a realizzare tale efficienza".