sull’offerta turistica e contrasta con l'assoluta necessità di recupero di competitività di un settore che rappresenta più del 10 % del PIL nazionale, e che nella nostra Regione ha un’incidenza pari al 15% considerando il valore aggiunto dell’indotto. Se poi a questo si aggiunge una Legge Finanziaria che non prevede alcuna
Federturismo Abruzzo intende preservare il
carattere che contraddistingue il
turismo abruzzese: l’ospitalità, rinomata ed apprezzata a
livello nazionale ed internazionale.
In ogni caso – continua Colecchi – pur di
mantenere un sistema di offerta turistica più appetibile e competitivo e,
soprattutto, pur di non applicare un’imposta che “infastidisce” il turista e che contrasta
con lo spirito dell’accoglienza abruzzese,
gli albergatori sarebbero disposti a non applicare l’imposta ai clienti e ad
autotassarsi per devolvere quanto dovuto ai Comuni.
La proposta di Federturismo Abruzzo: applicazione della tassa di soggiorno
per i comuni turistici secondo criteri univoci, senza costi aggiuntivi per i
clienti e che abbia come obiettivo unico per i Comuni turistici contribuire con
i proventi della tassa e con la contribuzione aggiuntiva prevista dalla Legge
30 luglio 2010, n. 122 alle azioni di marketing e alla promozione dei Sistemi
Territoriali Organizzati in linea con il Triennale della Regione Abruzzo,
evitando la frammentazione delle competenze e l'assenza di
coordinamento tra gli enti preposti alla promozione turistica che finora
ha prodotto sprechi, confusione dei messaggi, duplicazioni.
Il periodo d’applicazione dell’imposta - sottolinea
Colecchi – dovrà riguardare 4 settimane, le settimane che fanno i numeri delle
presenze turistiche abruzzesi, in modo da non intaccare le offerte fortemente
concorrenziali dei periodi di bassa/media stagione. Nello specifico per le aree
montane il periodo d’applicazione dell’imposta riguarderà due settimane del
mese di dicembre (la settimana di Natale e quella di Capodanno) e due settimane
del mese di agosto (II˚ e III˚
settimana), per le località marine, invece, quattro settimane del mese
di agosto. L’imposta dovrà avere il valore di un euro e dovrà essere applicata
a partire dai 18 anni.
Federturismo di Confindustria Abruzzo
intende ribadire la propria contrarietà all’applicazione
dell’imposta e la proposta presentata – sostiene Colecchi – in caso di
introduzione della tassa – intende limitare ogni possibile distorsione
nell’attuazione di un regolamento da parte dei Comuni che rischia di
compromettere fortemente l’impegno e gli investimenti degli imprenditori
turistici e della Regione Abruzzo per
lo sviluppo di una politica turistica capace di rilanciare il turismo nella nostra
Regione”.