SULMONA – Momenti di tensione, questa mattina, al liceo scientifico “Fermi” di Sulmona che domani resterà chiuso per permettere ulteriori approfondimenti. Misteriose esalazioni di sostanze ancora da specificare hanno costretto 800 persone, tra studenti, insegnanti e personale della scuola, a lasciare rapidamente l’edificio per essere trasferiti per qualche ora nel vicino palazzetto dello sport. Una rapida e composta evacuazione è stata effettuata alle 10 circa.
Gli specialisti del comando provinciale e del regionale Nbcr dei Vigili del fuoco, muniti di attrezzature e maschere antigas, hanno setacciato aule e stanze della struttura per individuare la sostanza o gas che ha causato malori, effettuando i test per la reazione chimica e biologica alle principali sostanze tossiche-nocive conosciute, ma senza rilevare nulla di anomalo. Prelevati campioni di aria inseriti in sacche che saranno mandati ai laboratori dell’Arta per essere analizzati. Non sono state rilevate sostanze tossiche, come ha spiegato Mario Cervini, funzionario dei Vigili del Fuoco dell’Aquila, e sono esclusi, al momento, gravi pericoli per la salute degli studenti.
Secondo i racconti di insegnanti e studenti
tutto è cominciato già alla prima ora di lezione, quando due classi hanno
avvertito fastidi alle vie respiratorie, bruciori alla gola “come della
sabbiolina che raschiava e non ci faceva deglutire né respirare” ha cercato di
raccontare una studentessa del quinto.
Stessi sintomi descritti da altri docenti che erano impegnati in compiti in
classe e interrogazioni “non sentivamo odori particolari, ma non riuscivamo a
smettere di tossire”. La sensazione di malessere, poi, da un’aula si è diffusa in tutte le altre. Di qui la decisione del preside, Massimo Di Paolo e
della responsabile della sicurezza, Alessandra Tomassilli, di chiamare i Vigili
del fuoco e suonare, poi, la campanella d’emergenza per l’evacuazione cautelativa. “In un
minuto e mezzo erano già tutti fuori” ha raccontato Tomassilli. 6 le persone ricorse a controlli medici. Sul posto, da subito, polizia, carabinieri e vigili
del fuoco di Sulmona insieme al
personale del 118 che si è occupato dello stato di salute delle prime persone che
accusavano difficoltà respiratorie.Fortunatamente, dopo i primi accertamenti,
si è appurato che non era nulla di grave. Le ispezioni da parte degli
specialisti hanno interessato prima i piani superiori del Fermi, così da
permettere agli studenti, intorno alle 12.30 circa, di cominciare a turno a
rientrare nelle aule rapidamente solo per prendere i loro zaini e gli effetti
personali lasciati al momento dell’evacuazione. Off limits invece il primo
piano, quello da cui è cominciato tutto. A recuperare il materiale scolastico
dei giovani sono stati i vigili del fuoco. Tra le tante ipotesi anche quella di una
bravata da parte degli studenti con, ipoteticamente, uno spry orticante di quelli
utilizzati per l’autodifesa.
Qualcuno ha ipotizzato anche un guasto al
sistema si riscaldamento riacceso, dopo la pausa estiva, proprio oggi. Ma al
momento le verifiche sono ancora senza esito e le cause, dunque, ancora non
individuate. g.s.