e problematiche importanti sia a livello procedurale che di merito. Alla conferenza
Nelle prime
due ore sono stati ascoltati i rappresentanti delle organizzazioni che avevano
chiesto di poter esporre i motivi di contrarietà all'opera: i comitati cittadini
per l'ambiente, l'Isde (medici per l'ambiente), il Wwf, la Lipu , Orsa Pro Natura e Cittadinanza
attiva.
I comitati
cittadini, intervenuti con una folta delegazione, hanno ribadito non solo le
motivazioni inerenti alla incompatibilità dell'opera sotto molteplici aspetti
(impatto ambientale, rischi per la salute e per la sicurezza pubblica, danni
all'economia locale e al turismo) ma hanno sottolineato anche le ragioni per
cui il procedimento va sospeso; ragioni che sono riassumibili in quattro punti
: la risoluzione approvata alla
unanimità il 18 ottobre, con cui il Consiglio Regionale boccia il progetto Snam
e chiede una diversa localizzazione del metanodotto e della centrale; la
mancanza di autorizzazione per la costruzione della centrale; i ricorsi al TAR Lazio
presentati da diversi Enti pubblici e dal WWF nazionale; la mancata attuazione
di prescrizioni fondamentali (in particolare sul monitoraggio della qualità
dell'aria e sulla sismicità) richiesti dalla Commissione Nazionale V.I.A. La responsabile del procedimento si è
riservata di compiere degli approfondimenti prima di assumere una decisione in
ordine alla richiesta di sospendere l'iter autorizzativo. I comitati e le
associazioni intervenute hanno insistito ed ottenuto di poter assistere ai
lavori ufficiali della Conferenza in ottemperanza al principio di
trasparenza degli atti della pubblica amministrazione. L'Arta, da parte sua, ha
sollevato alla Società una serie di problemi a livello tecnico evidenziando diverse
carenze nella progettazione, la cui realizzazione è apparsa molto delicata e
complessa. L'impresa proponente ha chiesto ed ottenuto 60 giorni di tempo per
fornire all'Arta le necessarie integrazioni.
Tra gli Enti intervenuti va
sottolineato che la
Provincia ha recitato un ruolo sbiadito e marginale evitando,
peraltro, di far presente che il Consiglio Provinciale per due volte ha
espresso contrarietà al progetto della Snam. Il Comune di Sulmona ha ricordato che più volte ha
votato, all'unanimità, la propria contrarietà all'opera, che in ogni caso era e
resta in aperto contrasto con gli strumenti urbanistici della città.
In sede di
conferenza, se mai ce ne fosse stato bisogno, è emerso il notevole impatto
dell’opera, ma la notizia più allarmante
è che la potenza termica della centrale è di 99 megawatt e non di 33 come
si era finora creduto.
In
definitiva i comitati esprimono la propria soddisfazione perchè le varie
componenti della società civile hanno ottenuto di essere ascoltate; restano in
attesa delle decisioni della Regione in merito alla richiesta di sospensione
del procedimento A.I.A. e sicuramente, alla luce delle ulteriori notizie
acquisite sul progetto, non intendono
abbassare la guardia, anzi intensificheranno le iniziative di lotta per
impedire che la Snam
possa insediare il suo eco-mostro nel nostro
territorio".