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martedì 19 luglio 2011

SANITA', RANALLI IDV: "PIU' FATTI MENO PROMESSE"

SULMONA - "Sulmona ha bisogno di fatti e non di promesse". Così il capogruppo Idv a palazzo San Francesco, Giuseppe Ranalli, in una lettera aperta indirizzata al sindaco, Fabio Federico, in merito all'incontro sulla sanità della scorsa settimana.
 "Lei pensa che il Presidente e Commissario Gianni Chiodi,  il sub Commissario Baraldi ed il Manager della Asl Silveri  con le loro dichiarazioni nell’incontro del 14 Luglio  abbiano risolto il problema della Sanità Peligna?" E' l'incipit della missiva, in cui Ranalli rivolge alcune domande  specificando che "il primo cittadino dovrebbe dare una risposta immediata all’intera Città". "E’ noto che all’ospedale di Sulmona progressivamente, nel corso degli anni,  sono state sottratte e  si stanno sottraendo risorse umane e professionali; nessun investimento significativo è stato programmato e realizzato per l’anno 2011 per le apparecchiature mediche e per le attrezzature sanitarie; con la promessa della costruzione del  nuovo ospedale non viene garantita neanche l’ordinaria manutenzione; non si assicura  il regolare funzionamento degli Uffici amministrativi:  poiché non vengono liquidate le fatture relative a lavori eseguiti  dalle Ditte locali,  queste si rifiutano di prestare ulteriormente la propria opera, con gravi conseguenze per il quotidiano corretto funzionamento delle tecnologie, anche più banali, in dotazione al presidio ospedaliero. Lei Sindaco, in qualità di componente il Comitato Ristretto dei Sindaci,  dovrebbe inoltrare una formale richiesta alla Asl per poter conoscere e rendere pubblici i dati sui costi del personale,  sui servizi offerti e sugli investimenti in attrezzature  relativi agli Ospedali di L’Aquila, Avezzano , Sulmona e Castel di Sangro  degli ultimi tre anni. Allo stesso modo  dovrebbe formalmente richiedere, con esattezza, quali sono le Unità Operative complesse, dotate di Primario, storicamente presenti negli Ospedali di L’Aquila, Avezzano, Sulmona  e Castel di Sangro  e confrontarle con quelle previste nella bozza di atto aziendale che ci è stato consegnato dal Manager Silveri  nella riunione del 14 Luglio. In quel documento, contenente solo le “Linee di attività medica“, nulla è specificato sul reale mantenimento dei servizi nel nostro Ospedale e non ci viene dato modo di capire quali sono i veri reparti che rimarranno a Sulmona e quelli  che verranno depotenziati . A nostro avviso l’assenza del Direttore o Primario, come si vuole chiamare,  corrisponde all’inizio di una messa  in  liquidazione , ad uno stato di precarietà  delle unità operative e ad un effettivo depotenziamento  futuro dell’Ospedale .
In particolare, Sindaco, ci allarma l’ipotesi  che il nostro presidio ospedaliero potrebbe rimanere privo di Direttore sanitario,  del Direttore del Laboratorio Analisi e  del Direttore di Radiologia, servizi  portanti per  il corretto funzionamento di qualsiasi Ospedale. Il presidente Chiodi ha promesso di far  pubblicare immediatamente un Bando di Gara per reperire una nuova struttura  da adibire ad ospedale, nelle more della individuazione delle risorse finanziarie  e della costruzione del Nuovo; quali strutture ci sono a Sulmona che possono essere concesse in affitto alla Asl per sostituire l’Ospedale  esistente? Quale privato è in grado di offrire oggi una struttura in affitto per cinque anni e piu’, dotata in maniera adeguata di sale operatorie, rianimazione, terapia intensiva cardiologica, servizi di radiologia e laboratorio analisi, e a quali costi?  Sono questi i punti a cui la Città attende una precisa risposta da Lei e non le argomentazioni  generiche che il Presidente ci ha esposto , “sopportandoci “ nella riunione del 14 Luglio".

                                                                                                                 


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