

SULMONA- Scalpore, polemiche e discussioni si stanno rapidamente scatenando in seguito alle dichiarazioni, finite in questi giorni sul web, che il sindaco di Sulmona, Fabio Federico (Foto 2), rilasciò nel 2006, quando era consigliere comunale di minoranza, durante una trasmissione televisiva di un’emittente sulmonese, Videoesse, in cui esponeva la sua teoria riguardo l’omosessualità, parlando di "aberrazione genetica" contro natura, di una "patologia" che può essere curata dalla medicina. “Io non sono contro i gay. E' una mistificazione. In città si è aperta una guerra contro il sindaco” ha replicato questa mattina il primo cittadino ai nostri microfoni commentando la situazione che sta facendo rumore di ora in ora nei principali siti. A raccontare come sia finito sul web il video, rimbalzato poi su youtube, e a spiegare alla redazione di centroabruzzonews la motivazione della messa in rete di due versioni, la prima in chiave satirica, in cui venivano sottolineati alcuni passaggi ripetendo più volte le parole utilizzate dal sindaco, l’altra originale, è stato Roberto Di Ruscio (Foto 1), titolare di una produzione televisiva su internet, colui che ha lanciato il video in rete. Ricorso d’urgenza da parte del sindaco il quale si era rivolto al tribunale di Sulmona per chiedere la rimozione del primo video, fatto circolare anche sul social network Facebook, affermando di "non aver mai autorizzato la pubblicazione del video che non aveva alcun interesse pubblico e che, per di più, era lesivo della sua immagine". Il giudice ha accolto la richiesta solo per quanto riguarda la versione “manipolata”. Decisione contro la quale è intenzionato a ricorrere Di Ruscio sostenendo di “aver solo voluto fare satira” spiegando che "Nel video che abbiamo leggermente modificato abbiamo solo voluto sottolineare alcune parole, non alterando minimamente i concetti espressi dal primo cittadino" – ha detto Di Ruscio. Immediate le reazioni nel mondo politico, dure quelle dei gay. "Inaccettabili" queste affermazioni secondo l'Arcigay. Parole di condanna arrivano anche da parte di Ministri e onorevoli, come il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, la quale ritiene “Le frasi pronunciate e le teorie pronunciate da Fabio Federico sono assolutamente inaccettabili”, “Sono ancora più gravi perché sortite da un uomo che ricopre un importante e delicato incarico pubblico. Nessuno dovrebbe mai confondere il normale dibattito sulle iniziative legislative in discussione in Parlamento, le posizioni politiche dei singoli, con il rispetto che è dovuto a ciascun uomo e a ciascuna donna e che è garantito dalla nostra costituzione. Un conto è esprimere la propria opinione, un altro è scadere in volgarità, provocazioni, offese e affermazioni antistoriche. L'Italia e il suo governo ripudiano ogni forma di discriminazione, razzismo e omofobia, sono impegnati a prevenirle e a contrastarle con atti e azioni concrete" ha concluso il Ministro. Chiede le dimissioni del sindaco l'Italia dei Valori.Dichiara, Carlo Costantini, capogruppo IdV alla Regione Abruzzo: "Penso che il Sindaco di Sulmona debba dimettersi per quello che ha dichiarato sull'omosessualita'. E per agevolarlo lo informo che Peppino Ranalli, consigliere comunale a Sulmona dell'Italia dei Valori, sta gia' preparando una mozione di sfiducia". E aggiunge “che se c'e' una persona che in questo momento debba farsi curare in Abruzzo sia proprio lui, e non certo gli omosessuali” .
Intervista al sindaco Fabio Federico e a Roberto Di Ruscio nel video in basso
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