Nel documento di analisi della Legge di Bilancio presentato da ALI Abruzzo a Mosciano Sant’Angelo sono elencate tutte le scelte che porranno i Comuni e le Province, anche abruzzesi, nella condizione di “subire” la manovra finanziaria piuttosto che di avvantaggiarsene. Tra queste l’assenza di stanziamenti degni di nota a beneficio di sicurezza urbana, sostenibilità e politiche abitative. Poi la riduzione dei fondi per i Ministeri che inevitabilmente ricadrà sui territori, soprattutto sui più fragili, riducendo le possibilità di migliorare o mantenere livelli adeguati di servizi in settori nevralgici come ad esempio i trasporti. Il taglio ai Ministeri rischia inoltre di andare ad inficiare programmi co – finanziati per le politiche sociali, giovanili, culturali. Mancano poi le risorse, disposte in misura limitatissima (stanziati solo 50 milioni per il 2027 e 100 milioni per il 2028 e solo per i Comuni, a fronte di un fabbisogno di un miliardo e mezzo) per i rinnovi dei contratti del personale di Province e Comuni, lasciati in carico ai bilanci delle amministrazioni locali.
“Le Autonomie Locali italiane, da parte loro – si legge nel documento - confermano la piena disponibilità a fare la propria parte: a continuare a innovare, collaborare e assumersi responsabilità. Ma senza un analogo impegno dello Stato nel sostenerle, il sistema rischia di incrinarsi. È tempo, dunque, di inaugurare una nuova stagione di investimenti sui territori e di fiducia negli enti locali, riconoscendo che il rilancio dell’Italia passa inevitabilmente per il rilancio delle sue autonomie. Solo così si potrà ricostruire un equilibrio virtuoso tra centro e periferia e dare concreta attuazione ai principi costituzionali di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza nell’interesse dei cittadini e dello sviluppo del Paese”.
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