Rinnovando l’attenzione verso i bisogni della comunità studentesca, il Rettore ha annunciato l’ingresso di un nuovo Delegato nella squadra di governo. Ad Antonio Prencipe, docente associato di Economia aziendale, è stata affidata la delega al Placement e Student experience, con l’obiettivo di lanciare un nuovo modello integrato di welfare che accompagni studentesse e studenti dall’ingresso in Ateneo fino alla carriera professionale.
Importanti anche i risultati dei percorsi dottorali della Scuola di Alta Formazione in Ricerca UNITEDoc che nell’ultimo anno hanno visto l’assegnazione di ben 52 borse totali di dottorato, numero mai raggiunto prima dall’Ateneo, contro la media di 42 l’anno degli ultimi 3 anni, con un costo per l’Ateneo - nel triennio precedente di 1,4 milioni di euro - che si è azzerato, grazie all’intercettazione di risorse esterne e competitive. Sul fronte della ricerca il Rettore ha sottolineato il passaggio a un nuovo modello basato su pianificazione e monitoraggio e ha annunciato l’arrivo di un finanziamento di oltre 1 milione di euro nell’ambito del bando FIS3 (Fondo Italiano per la Scienza 2024-25) nel settore Social Science and Humanities grazie al progetto su intelligenza artificiale e governance democratica dell’assegnista di ricerca di Scienza Politica Francesco Maria Scanni, sotto la guida del prof. Simone Busetti.
Sul versante delle reti accademiche internazionali, è stato ricordato come l’Ateneo abbia rafforzato la propria leadership e il proprio ruolo nell’area adriatico-balcanica con l’elezione del rettore Christian Corsi a presidente di UniAdrion. I dati sugli scambi internazionali registrano un risultato storico: circa 400 mobilità in entrata e in uscita, il numero più alto mai raggiunto dall’Ateneo. A questi si aggiungono la firma di 11 nuove convenzioni Erasmus e 18 accordi di collaborazione internazionale nell’ultimo anno.
«L’internazionalizzazione - ha affermato il Rettore - non è uno slogan ma un’esperienza concreta che oggi coinvolge centinaia di studenti e ricercatori. A conferma della crescente attrattività internazionale dell’Ateneo di Teramo, la presenza di 170 studenti stranieri nel corso di Biotechnology è il segnale più evidente di una Università che parla al mondo e che il mondo sceglie. La presenza di autorevoli rappresentanti diplomatici nel nostro Ateneo, come il vice ambasciatore tedesco e gli ambasciatori di Brasile e Slovacchia, è il segno di un riconoscimento crescente della qualità del nostro lavoro e del ruolo nel dialogo accademico globale. Particolarmente significativa è stata la nostra missione istituzionale in Brasile. A Rio de Janeiro abbiamo firmato un accordo quadro con la Camera di Commercio Italo-Brasiliana che rappresenta un ponte concreto tra mondo accademico e sistema produttivo, capace di generare opportunità per studenti, ricercatori e imprese. A Recife l’Università di Teramo è diventata il primo Ateneo italiano ad aderire al GCUB - Gruppo di Cooperazione Internazionale delle Università Brasiliane - collocando l’Ateneo in una rete strategica globale. Importante anche la missione istituzionale a Londra, inserita in una più ampia strategia di posizionamento dell’Università degli Studi di Teramo nei principali contesti accademici europei».
Ampio spazio è stato infine dedicato ai progetti strategici, con l’Università di Teramo individuata come stazione appaltante per interventi pari a 38 milioni di euro che vedranno nei primi mesi del 2026 l’apertura dei cantieri. Tra questi la Cittadella della Cultura e il progetto AgroBioServ, che prevede il raddoppio di Medicina Veterinaria e la realizzazione di impianti pilota.
«Si tratta di investimenti strutturali - ha concluso il Rettore - che cambieranno il volto dell’Ateneo e ne rafforzeranno la capacità di innovazione e il ruolo di motore di sviluppo per il territorio che, ci auguriamo, sia sempre più ricettivo e pronto ad accogliere lo slancio e le idee dell’Ateneo».


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