La struttura del percorso
Modulo 1: Il quadro legale con la Questura e la Polizia Postale. Il primo intervento, curato dalla Questura di Chieti e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica “Abruzzo”, ha introdotto gli studenti al quadro normativo di riferimento, con particolare attenzione alla Legge 71/2017 specifica sul cyberbullismo. Gli esperti delle forze dell'ordine hanno illustrato le conseguenze penali e civili dei reati digitali, sottolineando un aspetto spesso sottovalutato dai giovani: la responsabilità penale scatta già dal compimento dei 14 anni.
Un punto cruciale dell'incontro ha riguardato la responsabilità civile in caso di danni materiali ad altri: comportamenti online apparentemente "innocui" possono infatti tradursi in conseguenze economiche devastanti, non solo per il giovane autore ma per l'intera famiglia. Attraverso casi reali (resi anonimi), gli studenti hanno potuto comprendere l'intervento concreto delle autorità e l'importanza della prevenzione.
Modulo 2: Cyber Security - Le conseguenze pratiche. Il secondo modulo, tenuto dai Maestri del Lavoro, ha affrontato gli aspetti tecnici e pratici della sicurezza informatica. L'analisi dello scenario attuale in Italia ha evidenziato le criticità legate alla digitalizzazione e alla crescente esposizione agli attacchi informatici, con particolare focus sugli attacchi a finalità finanziarie (Cybercrime). L’esperto hanno illustrato alcune delle principali minacce:
Lo scamming e l'uso dell'Intelligenza Artificiale per simulare la voce di persone care (tecnica "Hi Mom")
Il phishing e l'acquisizione illecita di credenziali tramite il Deep Web
Gli attacchi a infrastrutture critiche con esempi storici concreti
Ma soprattutto, gli studenti hanno compreso le conseguenze pratiche di un uso improprio dei propri dispositivi digitali: dal blocco temporaneo degli strumenti (smartphone, computer) alla perdita definitiva dei propri dati personali, fino alla compromissione dell'accesso ai conti bancari e ai servizi essenziali. Scenari che hanno colpito profondamente i ragazzi, abituati a considerare la propria identità digitale come scontata e sempre disponibile.
Sono stati quindi forniti consigli pratici per la difesa personale: l'importanza di non memorizzare dati sensibili sui dispositivi, evitare chiavette USB di provenienza ignota, verificare sempre il mittente delle email, effettuare backup periodici e installare sistemi antivirus aggiornati.
Modulo 3: Il cyberbullismo e le emozioni. Il terzo modulo, guidato da uno psicologo clinico, ha affrontato il cyberbullismo da una prospettiva umana ed emotiva. Attraverso la proiezione di tre video con testimonianze di intensità crescente, gli studenti sono stati accompagnati in un percorso di riflessione sulla fragilità che accomuna le vittime e su come il cyberbullo faccia leva su di essa con violenza psicologica e fisica. L'approccio esperienziale ha coinvolto attivamente i ragazzi: dalla condivisione delle proprie emozioni attraverso la "ruota delle emozioni", alla creazione collettiva di una "nuvola di parole" che ha visualizzato concetti come cattiveria, persecuzione, depressione, insicurezza. Un momento particolarmente toccante è stata la riflessione sulle emozioni provate sia dalle vittime che dai cyberbulli, spesso inconsapevoli della portata delle proprie azioni. Gli studenti hanno lavorato in gruppo producendo elaborati che sono stati poi condivisi e votati dalla classe, creando un momento di forte coinvolgimento e partecipazione.
I risultati: un successo oltre le aspettative
I feedback raccolti attraverso questionari interattivi hanno confermato il forte impatto del progetto. Con una valutazione media di 4,47 su 5, gli studenti hanno apprezzato particolarmente:
La possibilità di confrontarsi con esperti del settore (64% degli studenti ha indicato questo come punto di forza)
Le testimonianze di esperienze reali (75% ha considerato questo aspetto fondamentale)
L'approccio interattivo e coinvolgente (45% lo ha evidenziato)
Tra i commenti più significativi:
"È stato molto interessante stare a contatto e potersi confrontare con esperti del mestiere"
"Le testimonianze ci hanno fatto comprendere la gravità di certi gesti"
"È stato veramente interessante ed istruttivo"
Molti studenti hanno richiesto più tempo per gli incontri e ulteriori sessioni di approfondimento, segnale evidente dell'interesse suscitato dal progetto.
Prospettive future
Il successo del progetto pilota al Liceo Masci rappresenta solo l'inizio di un percorso che i Maestri del Lavoro intendono estendere ad altri istituti scolastici. L'integrazione tra competenze tecniche, sensibilità psicologica e conoscenza normativa si è rivelata la chiave vincente per formare giovani cittadini digitali consapevoli, capaci non solo di proteggersi ma anche di contribuire attivamente alla creazione di un ambiente online più sicuro, rispettoso e inclusivo.
Come sottolineato nelle conclusioni del percorso, ogni studente può fare la differenza: la consapevolezza acquisita è il primo passo verso una comunità digitale più giusta, dove la tecnologia diventa strumento di crescita e non di prevaricazione".
Nessun commento:
Posta un commento