AVEZZANO - "Un altro passo verso la giustizia per Amarena, l’orsa simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo brutalmente uccisa il 31 agosto 2023 a San Benedetto dei Marsi. Nella nuova udienza tenutasi oggi presso il Tribunale di Avezzano, l’Associazione Animalisti Italiani era in prima linea con il suo Avvocato Francesca Pantanella. Il Giudice ha rigettato l’istanza di nullità del decreto di citazione a giudizio presentata dalla difesa dell’imputato, il cacciatore Andrea Leombruni, confermando la regolarità del processo in corso.
Con la stessa ordinanza, il Giudice ha ammesso tutte le 48 associazioni che avevano chiesto di costituirsi parte civile: è la prima volta in Italia che un numero così alto di organizzazioni si unisce in un procedimento penale per difendere i diritti degli animali selvatici. Tra queste, l’Associazione Animalisti Italiani, presente fin da subito sul caso, si è costituita non solo in nome di Amarena, ma anche a tutela dei suoi due cuccioli, rimasti orfani in un momento critico della loro crescita.«Abbiamo deciso di rappresentare anche i cuccioli di Amarena – dichiara Walter Caporale, Presidente di Animalisti Italiani – perché la loro sopravvivenza è stata messa a dura prova dopo la morte della madre. Amarena non è solo un simbolo, era un essere vivente innocente, vittima di una cultura ancora troppo tollerante verso la violenza contro gli animali».
La vicenda ha assunto un forte valore simbolico. Mentre in altre regioni, come il Trentino, si procede allo sterminio sistematico di orsi e lupi – come denunciato più volte dagli attivisti – l’Abruzzo si conferma un baluardo di legalità e tutela per la fauna selvatica. Tuttavia, non mancano le ombre, rappresentate da singoli individui che si rendono responsabili di atti criminali come quello che ha tolto la vita ad Amarena.
«L’imputato rischia una condanna lieve – spiega l’avv. Francesca Pantanella, legale degli Animalisti Italiani – poiché la legge che inasprisce le pene per i reati contro gli animali, entrata in vigore nel 2025, non è retroattiva. Temiamo anche il rischio prescrizione, per questo abbiamo chiesto alla magistratura di considerare tutte le aggravanti e di applicare con rigore anche la Legge 157/92 sulla caccia».
La prossima udienza è stata fissata per il 26 settembre ore 14.00.
Il caso Amarena non è solo un processo penale: è diventato il manifesto di una battaglia culturale e giuridica per il rispetto degli animali e dell’ambiente".
Animalisti Italiani
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