L'AQUILA - “Quanto dichiarato dal Ministro Foti è sbagliato e deprime i tanti esempi di sindaci eroici che in questi anni sono riusciti a rivitalizzare i borghi italiani. Inoltre è fuori da ogni indirizzo di pianificazione elaborato negli ultimi decenni”: lo dichiara Angelo Radica, presidente di ALI Abruzzo.Radica prosegue: “Finora le analisi del perché ci sia lo spopolamento dei borghi sono tante e giuste, e le politiche attuate sono risultate non risolutive. Vanno date risposte su perché c’è questa tendenza a fuggire. Quali sono le realtà a rischio? A soffrire il duro colpo sono soprattutto le comunità montane, in special modo le frazioni. Si, proprio le frazioni, perché i capoluoghi riescono ancora a salvarsi grazie ai servizi al cittadino e alle stagioni estive, dove le persone villeggiano. Perché succede tutto questo? L’età media in questi borghi è over 60, pertanto abbiamo costruito nel tempo, giustamente, servizi idonei a una popolazione interessata a determinate cose, mentre un target più giovane, magari con famiglia, cerca altro. Per attrarre un target differente, il cittadino giovane con famiglia, è necessario innovare tecnologicamente e concettualmente i luoghi di aggregazione e servizi. Prima di tutto bisogna garantire un buon servizio di accesso a Internet”.
Per il presidente di ALI Abruzzo “un altro aspetto sono i punti di aggregazione. Servono luoghi che offrano un’esperienza di integrazione con la comunità (cosa che succede nei locali urbani) con spazi in cui sia possibile anche lavorare. Se una persona, che lavora in smart working, deve scegliere se lasciare la città per ritrovarsi otto ore o più chiuso in una casa a lavorare è naturale che sceglie di restare in un contesto urbano, dove ha il modo di alternare i luoghi di lavoro a locali o coworking”.
Radica fa poi presente che “uno dei principali problemi, soprattutto nei piccoli borghi, è la scuola. Non è possibile organizzare edifici scolastici e assumere insegnanti per una manciata di bambini, ecco perché la DAD diventa fondamentale. Certo, deve essere migliorata, ma in un futuro non troppo lontano, grazie alla tecnologia immersiva - come ologrammi e realtà aumentata - partecipare a una lezione a distanza sarà molto simile a seguirne una live. Questa tecnologia è già presente nei musei, nel settore degli eventi. Inutili poi a mio avviso i tentativi di stimolare il target economicamente, ovvero mettendo in vendita case a 1 euro o incentivi economici per affitti o acquisti di immobili per attirare nuovi residenti. Il risultato di queste azioni non può essere la soluzione, specialmente in certi contesti. Senza considerare che un’abitazione potrebbe diventare dopo un primo periodo di residenza ‘fittizia’ una vera e propria casa per le vacanze, non aiutando il ripopolamento, quando mancano i servizi per vivere il borgo”.
Il presidente di ALI Abruzzo si chiede: “Ci sono frazioni molto distanti dal capoluogo montano nelle quali resta impossibile strutturare determinati servizi, quindi come possiamo evitare che diventino luoghi fantasma? Dobbiamo offrirli a realtà private per renderli luoghi ricettivi per turisti. Molti sono i casi in cui realtà private hanno acquistato piccole frazioni trasformandole in borghi medievali con esperienze culinarie, SPA e tanto altro. Li chiamano alberghi diffusi. Un esempio è Santo Stefano di Sessanio. Altro aspetto importante su cui i borghi dovrebbero investire è sulla ‘sostenibilità alimentare’: parlo di quelle aziende biologiche vicine al territorio, spesso ricordate come a chilometro zero. Questo perché la popolazione più moderna, come impiegati di ufficio o Nomadi Digitali, quando pensa di vivere in un borgo, desidera migliorare la qualità della vita e pertanto mangiare sano. Al contrario del popolo over 60, spesso impegnato nel coltivare il proprio orto, i cittadini moderni non hanno questa pazienza e privilegiano ‘l'acquisto sostenibile’. Ho conosciuto borghi in cui l’amministrazione comunale ha offerto uno spazio a cooperative alimentari del territorio. Se il cittadino over 60, spesso in pensione, desidera passare il proprio tempo libero a lavorare la propria terra, giocare a carte o scambiare due chiacchiere sulle panchine, il cittadino moderno preferisce dedicarsi a ‘esperienze outdoor’, come percorsi di mountain bike, trekking o yoga all’aria aperta. Praticamente serve pensare al borgo in ottica moderna, mantenendo la cultura e le tradizioni che caratterizzano la popolazione italiana da generazioni".
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