L’acqua è lo speciale trait d’union degli itinerari tracciati, ciascuno caratterizzato da specifici luoghi di interesse naturalistici, culturali ed antropologici. Il progetto è stato realizzato per fare la differenza e puntare ad attrarre i tanti appassionati di sport, natura, tradizioni e delle bellezze architettoniche di un territorio molto suggestivo e sempre più gettonato dai turisti.
In particolare, lungo il cammino è possibile ammirare luoghi suggestivi come il Cratere del Sirente, il Laghetto lacustre, la Cappella di San Giovanni Gualberto, Fonte Canale, Fonte dell’Acqua, il Lago di Tempra, la Chiesetta della SS. Trinità, la Chiesetta della Madonna di Loreto, la Cappella di Pagliare di Tione, il Belvedere, il Pozzo. L’intervento si è basato sulla centralità del settore turistico non convenzionale che guarda fortemente all’esperienza outdoor e legato al turismo naturalistico montano.
“Siamo sempre molto attenti alle dinamiche del territorio – ha sottolineato Paolo Federico, presidente del Gal Gran Sasso Velino - e questo progetto, che fa parte del Piano di Sviluppo in grado di destinare risorse specifiche alle aree interne ed in particolare, in questo caso, all’area Subequana, viaggia nella direzione giusta. Abbiamo messo a punto un abbinamento eccezionale facendo sposare i corsi d’acqua e i bacini imbriferi con le bellezze paesaggistiche, storiche e architettoniche della zona. Il tutto per offrire un unicum nel panorama regionale”.
Il progetto rappresenta anche un’azione pilota di tutela e valorizzazione ambientale sul tema dell’acqua nelle sue diverse forme e nelle sue differenti strutturazioni paesaggistiche. Non solo corsi d’acqua, quindi, ma anche bacini imbriferi. Il tutto per fornire una particolare e unica esperienza che si basa sul binomio Parco/Paesaggio e capace di donare carattere ed identità al territorio a fini turistici".
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