PESCARA - "Dopo le gravi criticità generate dall'attivazione e dalla successiva sospensione della cosiddetta Linea Verde, serve un intervento tempestivo e responsabile. Per questo ho depositato una risoluzione in Consiglio regionale che impegna il presidente Marsilio e la Giunta a ripristinare le corse originarie tra Pescara e Montesilvano, quelle antecedenti alla Linea Verde, appositamente tagliate per dare al nuovo vettore i numeri straordinari vantati dalla destra. Ai cittadini bisogna garantire un servizio regolare, sicuro e rispettoso soprattutto della normativa vigente, cosa che non è accaduta come hanno sottolineato sia il Tar e sia il Consiglio di Stato", a dichiararlo è Antonio Di Marco, consigliere regionale del Partito Democratico e vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Infrastrutture, che torna sul caso del servizio TUA su strada parco, sospeso per decisione del Tar confermata dal Consiglio di Stato, perché privo delle necessarie autorizzazioni e collaudi."La gestione dell'intera vicenda è stata approssimativa e dannosa – prosegue Di Marco –. Non solo è stato avviato un servizio senza la piena autorizzazione ministeriale per l'esercizio sull'ex tracciato ferroviario, su un ambito delicato e definito dalla normativa vigente, ma nel frattempo sono state soppresse corse fondamentali per i cittadini, soprattutto nelle tratte urbane ed extraurbane più frequentate e senza che venisse data loro un'alternativa. Con il blocco giudiziario della Linea Verde, oggi migliaia di utenti si trovano a dover fronteggiare tagli e disservizi senza alcuna scelta che quella di prendere la macchina. La risoluzione chiede, tra le altre cose: il ripristino delle corse attive prima del lancio della Linea Verde; una comunicazione trasparente e pianificata di eventuali modifiche future; il rimborso dei titoli di viaggio acquistati dagli utenti, in base alla Carta dei Servizi di TUA; ma soprattutto una nuova programmazione dei trasporti, condivisa con territori, addetti ai lavori e parti sociali, prima dell'attivazione di qualsiasi nuovo servizio, perché l'impaccio del ripristino delle linee sta nell'aver cambiato tutti i turni dei tratti soppressi. La Regione e TUA non possono più permettersi di procedere senza chiarezza, rispetto delle regole e senza rispetto per il territorio, perché questo è ciò che accade. La mobilità è un diritto che va garantito con serietà e responsabilità. Quello che è accaduto è inaccettabile e dimostra ancora una volta quanto serva un vero piano di trasporto pubblico locale costruito su ascolto, competenza e rispetto dei cittadini".
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