A questo punto l’uomo della strada, che non ha familiarità con le strategie politiche, si domanda: “ma il sottosegretario Delmastro e il Ministro Nordio non avevano assicurato che il Governo avrebbe presentato un disegno di legge per rivedere la geografia giudiziaria italiana e in questo modo si sarebbero salvati definitivamente anche il Tribunale di Sulmona e gli altri tre Tribunali sub-provinciali abruzzesi? Come si spiega, allora, questa fuga in avanti dei quattro “pezzi da novanta” del Governo Meloni? Non si fidano del loro stesso Governo? Non è che questo famoso disegno di legge, che si attende da tanto tempo, è solo una bufala, o meglio – per dirla tutta – una sonora presa per il …naso dei cittadini?”
Eppure, il centrodestra sulla “parola d’onore” data dal Governo si è giocata buona parte della campagna elettorale. L’8 maggio scorso il candidato Sindaco Luca Tirabassi, dopo l’incontro con Nordio, aveva annunciato trionfante: “Abbiamo ottenuto le conferme che volevamo: il Tribunale di Sulmona resterà aperto, in linea con gli impegni assunti dal Governo”. E il sottosegretario Delmastro, pochi giorni prima della chiusura della campagna elettorale, il 19 maggio, venuto a Sulmona per sostenere Tirabassi, aveva assicurato ancora una volta: “E’ un impegno che confermo. Questo Governo porterà a compimento la riforma della geografia giudiziaria. Non terminerà la legislatura senza la stabilizzazione dei Tribunali abruzzesi e di quelli isolani”.
“Non terminerà la legislatura …”, parola di sottosegretario che, però, - senza attendere la riforma - aveva già provveduto a mettere in cassaforte il “suo” Tribunale, insieme a quelli dei suoi “compari” di governo. Attraverso un provvedimento super segreto che, probabilmente, ha affossato definitivamente le speranze di Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto di veder risorgere i rispettivi Tribunali.
A questo punto, sapere cosa ne pensa di questa vicenda il neosindaco di Sulmona, Luca Tirabassi, forse non è inopportuno".
Mario Pizzola
(di Alleanza Verdi e Sinistra – Sulmona)
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