Ecco i nomi dei premiati:
I classificata: NAWAL ZAHEER, della classe 2H Liceo Scientifico “V. Pollione " Di Avezzano;
II classificata: MARIAGIULIA IACOMINI della classe 4B Liceo Scientifico " V. Pollione" di Avezzano;
III classificata: GIADA TEMPESTA della classe VA I.I.S. "V. Bellisario" di Avezzano;
IV classificata: DI RIENZO MARTINA della classe 2H Liceo Scientifico “V. Pollione " Di Avezzano;
V classificato: CARLO DELL’OLIO della classe 5H Liceo Scientifico “V. Pollione " Di Avezzano.
Di alto profilo il tavolo dei lavori, arricchito dagli interventi di Liliana Biondi ex docente dell’università dell’Aquila e Silvia Grossi (antropologa e scrittrice) le quali hanno sottolineato l’importanza dell’amicizia secondo Ignazio Silone.
Roberto Lodigiani (giornalista) ha riportato il legame con "Paolo Ravazzoli” con il quale c'è stata una buona corrispondenza di lettere ed ha ricordato il lavoro di Silone e lo stesso Ravazzoli vicini per pensiero politico e sociale.
Anche il Presidente del Circuito dei Parchi Letterari, ha offerto riflessioni articolate e multidisciplinari sull’eredità culturale e civile di Ignazio Silone con la volontà di raccogliere tutte le menzioni fatte a favore dei premiati per poi conservarle e promuoverle come alto valore culturale di studio.
Il Sindaco di Pescina e Presidente del Centro Studi Ignazio Silone, Mirko Zauri, ha tracciato un bilancio dei cinque anni di attività amministrativa, soffermandosi sulle ultime sei edizioni del Premio, sottolineandone il crescente valore culturale e il radicamento nel territorio. Hanno inoltre portato il loro contributo l’Assessore regionale Mario Quaglieri, la Consigliera regionale Maria Assunta Rossi e il Consigliere regionale Sandro Mariani, riconoscendo al Premio un ruolo strategico nella promozione culturale regionale dando conferma della sostenibilità economica che dovrà crescere visto il livello qualificato e qualitativo di questi ultimi anni.
L’evento è stato anche occasione per ribadire che Pescina è Capitale della Cultura d’Abruzzo 2025: l’Assessore Antonio Odorisio ha tracciato un bilancio dei molteplici eventi realizzati con l’apice massimo legato al Premio internazionale e all’inserimento del Festival Siloniano.
In tale contesto sono stati presentati piatti artistici in ceramica, destinati a rimanere presso il Comune di Pescina, la sede della Regione Abruzzo e la città dell’Aquila, come segno di augurio e di continuità culturale in vista del percorso verso Capitale Italiana della Cultura 2026.
Durante la giornata è stato inoltre presentato il nuovo Calendario Siloniano, che raccoglie undici tra le opere più significative dello scrittore, con un focus sulla sua produzione romanzesca e sul suo ruolo di padre costituente, evidenziando il contributo di Silone alla costruzione dell’Italia repubblicana.
In chiusura, è intervenuto Salvatore Di Marco, noto fumettista italiano, attualmente al lavoro sulla trasposizione a fumetti del romanzo “Fontamara”, progetto promosso dal Centro Studi Ignazio Silone. Per l’occasione, da remoto anche il giornalista Gianni Maritati ha sottolineato l’attualità e la forza universale del romanzo, annunciando che sarà proprio lui a firmare la prefazione di questa nuova edizione a fumetti.
Molto partecipata è stata anche la presentazione del libro "Ritorno a Fontamara" della scrittrice Silvia Grossi presso la sala polifunzionale che porta il nome di Emmanuele Francesco Maria Emanuele sita presso Casa Museo Ignazio Silone: un romanzo fluido che deriva da un sogno, ma si cala nella realtà dove si va ad innestare in luoghi assolutamente reali e quotidiani.
Il romanzo può essere acquistato in anteprima presso Casa Museo Ignazio Silone e da metà gennaio in libreria.
La giornata si è conclusa con un Omaggio a Silone fatto di Musica con l’Ensemble Amarcord, voce mezzo soprano Virginia Pentuzzi, e l’innesto di danza con Maria Pia Giordani e letture Silvia Grossi attinte dalle opere di Silone.
La XXVIII Edizione del Premio Internazionale Ignazio Silone si conferma così come un momento di alto valore culturale, capace di unire memoria, contemporaneità, giovani generazioni e istituzioni nel segno dell’opera e del pensiero di uno dei più grandi intellettuali del Novecento".
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