“Allo stesso modo - ha aggiunto - faremo di tutto per alimentare la cultura del buon governo. Del governo di chi guarda al futuro con coraggio e non del governo di chi esaurisce la propria spinta propulsiva esclusivamente per alimentare il consenso personale. Del governo di chi esercitando il potere ha la capacità di farsi piccolo e di guardare quello che accade con gli occhi dei più deboli, come ci ha ricordato Papa Leone XIV. Con gli occhi di chi non ha più il diritto alle cure o ad un salario dignitoso, delle donne che rivendicano il loro diritto di essere madri e lavoratrici al tempo stesso, dei giovani che rivendicano il loro diritto a costruirsi una famiglia nel luogo dove sono nati e cresciuti”.
“Altro elemento di novità, rispetto al carrierismo tipico dei partiti tradizionali - ha proseguito Costantini - è quello che io e gli amici con maggiore esperienza abbiamo deciso di costruire questo contenitore politico non per coltivare le ns. personali ambizioni, ma per aprirlo e metterlo a disposizione degli altri, in particolare delle donne e dei giovani che oggi guardano con diffidenza la prospettiva dell’impegno politico. Sarà complesso e faticoso, ma vogliamo costruire anche momenti di formazione e di approfondimento dei temi che stanno più a cuore dei cittadini e contribuire in questo modo alla formazione di una nuova classe dirigente”.
“Nasciamo come alternativa ai partiti, per costruire alleanze esclusivamente sulla base dei programmi - ha sottolineato Di Matteo - Saremo pronti per le prossime elezioni amministrative e ci poniamo l’obiettivo di crescere e radicarci sull’intero territorio regionale, anche grazie ad accordi federativi con altre associazioni che operano sul territorio delle province di Teramo, di L’Aquila e di Chieti, con le quali ormai da tempo abbiamo avviato percorsi comuni e condividiamo gli stessi obiettivi. Vogliamo crescere fino a diventare interlocutori anche in occasione delle prossime elezioni politiche, in primo luogo - ha concluso - per eliminare le pessime abitudini che spingono i partiti ad imporre i catapultati: quelli che si presentano in Abruzzo per essere eletti e poi scomparire”.
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