https://www.facebook.com/CentroAbruzzoNewsSulmona/videos/1914561719303265
https://www.facebook.com/CentroAbruzzoNewsSulmona/videos/470688729434258
Già dalle ore 12, piazza Garibaldi si è trasformata in un grande villaggio dello sport grazie all’arrivo della Carovana pubblicitaria del Giro. Veicoli colorati e brandizzati hanno animato il cuore della città con musica, spettacoli e distribuzione di gadget, regalando sorrisi e divertimento a grandi e piccini. Poco dopo le 14, è arrivato il momento più atteso: il passaggio dei corridori, accolti da un lungo applauso lungo il percorso cittadino.
La tappa ha attraversato Sulmona passando da via Montesanto, Viale Mazzini (dal piazzale della chiesa di San Francesco di Paola), piazza Vittorio Veneto, via Circonvallazione Occidentale e viale Stazione Centrale, tra striscioni, bandiere rosa e tricolori appesi a finestre e balconi. In viale Mazzini c’è stato anche il traguardo volante. Tutto si è svolto in sicurezza grazie alla presenza delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, della polizia locale e dei volontari, che hanno vigilato sul regolare svolgimento della manifestazione.
Accanto all’entusiasmo per lo sport, piazza Garibaldi ha fatto anche da scenario a un presidio dei sindacalisti e delle Rsu dello stabilimento Marelli di Sulmona, organizzato in concomitanza con l’arrivo della carovana rosa del Giro. L’iniziativa, al grido “La Marelli non si tocca”, ha voluto tenere alta l’attenzione sul futuro della fabbrica. I rappresentanti della Marelli, con gli striscioni, hanno poi atteso il passaggio del Giro all’altezza dell’arco di Porta Napoli. Nel corso dell’ultimo tavolo in Regione Abruzzo è stato confermato che, a fine anno, la Marelli perderà la produzione dei bracci in lamiera. Una prospettiva preoccupante per i 444 dipendenti dello stabilimento, attualmente in contratto di solidarietà, in vigore fino all’agosto 2026, che prevede una riduzione lavorativa del 45 per cento.
Per Sulmona, il Giro d’Italia ha rappresentato ancora una volta un momento di grande visibilità, tra celebrazione sportiva e richiami alla realtà sociale del territorio, dove accanto ai colori della festa rimane viva anche la voce delle preoccupazioni per il lavoro".
Nessun commento:
Posta un commento