SULMONA - "Per la prima volta nella sua storia, il Consorzio di Bonifica “Bacino Aterno-Sagittario” decide di assoggettare al contributo consortile gli immobili extra – agricoli della Valle Peligna, per la complessiva somma di oltre duecentomila euro, semplicemente perché ricompresi nel perimetro di contribuenza, senza che gli stessi traggano alcun beneficio dall’attività consortile.
Al riguardo, va precisato che la Corte Costituzionale, con sentenza n. 188/2018, ha giudicato
incostituzionale l’imposizione di un tributo indipendentemente dal beneficio fruito dai destinatari
del tributo stesso.Tale beneficio non può essere rappresentato dalla semplicistica inclusione dell’immobile nel perimetro del comprensorio in quanto il tributo ha necessariamente una valenza corrispettiva, né può essere indiretto e generico, poiché, in tal caso, sarebbe vanificata l’inerenza al cespite.
A Sulmona, come in altri Comuni della Valle Peligna, sono stati assoggettati a contribuzione tutti i
fabbricati delle zone residenziali solo perché insistenti su fogli di mappa ricompresi nel perimetro
di contribuenza, ma serviti dalla rete fognaria comunale, dove, senza alcuna interconnessione con
i canali gestiti dal Consorzio di Bonifica, defluisce l’acqua meteorica.
Peraltro, i cittadini di Sulmona, come di altri Comuni della Valle Peligna, già sono sottoposti al
canone pagato alla Società che gestisce il ciclo integrato delle acque.
Conclusivamente ed inspiegabilmente, ai cittadini di Sulmona e della Valle Peligna (e solo ad
essi!!!!), che oggi apprendono di essere nuovi consorziati dell’ente, viene imposto questo ulteriore
balzello, già efficacemente definito “tassa sull’acqua delle grondaie”, mentre vengono esonerati
da tale imposizione altri territori ricadenti nell’ambito di competenza del Consorzio di Bonifica
“Bacino Aterno – Sagittario” (compreso, ovviamente, il territorio della Città Capoluogo).
Evidentemente l’organo di gestione del Consorzio, da anni saldamente in mano alla destra, pensa
di ripianare i debiti di gestioni approssimative e clientelari arrivando, addirittura, a concepire una
tassa sulle grondaie da imporre esclusivamente ai cittadini di Sulmona e della Valle Peligna.
E’ ora che i Sindaci della Valle Peligna facciano sentire la propria voce, opponendosi, nelle sedi
opportune, a questo iniquo, ingiustificato ed odioso balzello. Per questo ci facciamo promotori di
una raccolta firma per manifestare la nostra volontà di sostenere e promuovere un’azione
giudiziaria a difesa del nostro territorio. La destra promette sostegno ma poi riesce a imporre solo
tasse pensando di avere a che fare con un popolo di sciocchi. Ebbene sappia, la destra, che qua
"nessuno è fesso". Ci accorgiamo dell’ipocrisia e della presa in giro che si cela dietro le sue
richieste inaccettabili: pagare per riparare ai danni procurati da incapacità amministrativa. Lo
hanno fatto con la Sanità, continuano con il Consorzio, poi con Cogesa e poi chissà con cos' altro.
Le bugie cominciano ad avere vita breve".
Coalizione Sulmona Città Futura
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