SULMONA - "Hanno incrociato le braccia, questa mattina, i dipendenti del call center 3G di Sulmona per protestare contro la decisione di alcune aziende di disdire il contratto delle telecomunicazioni e applicare quello sottoscritto, lo scorso dicembre, da organizzazioni datoriali e sindacali scarsamente rappresentative.Una scelta che impatta anche sui lavoratori dell'azienda peligna che ha aderito in massa allo sciopero (80 per cento).Il "contratto pirata", così come viene definito dalle organizzazioni sindacali, firmato da Assocontact, associazione di categoria, prevede la riduzione dei permessi, una forte spinta alla flessibilità e alla precarietà, nonché aumenti salariali di molto sotto le richieste avanzate dai sindacati confederali. Effetti negativi si hanno anche sull'assistenza sanitaria e sulle paghe orarie molto più basse vista la retribuzione di 6,50 euro l'ora."Vogliamo con questa protesta smuovere le acque e cercare di tornare indietro. Sono scese anche le ferie e anche i permessi (Rol) sono calati del 50 per cento" afferma il sindacalista, Emidio Palleroni. Accanto ai lavoratori la senatrice pentastellata, Gabriella Di Girolamo. "E' importantissimo che in questo momento il governo acquisisca il dato che il settore è in crisi e apra subito un tavolo" aggiunge la parlamentare".(ANSA)
ULTIM'ORA DALLA REGIONE
Sport News
IN PRIMO PIANO
"FERMIAMO LA CENTRALE E IL MEGA GASDOTTO SNAM". LA MANIFESTAZIONE AL CANTIERE CASE PENTE DI SULMONA
SULMONA VIDEO - "Indetta dai comitati No Snam Abruzzo, si è tenuta questa mattina a Case Pente di Sulmona una manifestazione - con sit...
TOP NEWS
TOP NEWS REGIONE ABRUZZO
FACEBOOK LIVE CENTROABRUZZONEWS
lunedì 3 febbraio 2025
"CONTRATTO PIRATA", SCIOPERANO DIPENDENTI DEL CALL CENTER 3G SINDACATI, A SULMONA L'ADESIONE ALL'80 PER CENTO
SULMONA - "Hanno incrociato le braccia, questa mattina, i dipendenti del call center 3G di Sulmona per protestare contro la decisione di alcune aziende di disdire il contratto delle telecomunicazioni e applicare quello sottoscritto, lo scorso dicembre, da organizzazioni datoriali e sindacali scarsamente rappresentative.Una scelta che impatta anche sui lavoratori dell'azienda peligna che ha aderito in massa allo sciopero (80 per cento).Il "contratto pirata", così come viene definito dalle organizzazioni sindacali, firmato da Assocontact, associazione di categoria, prevede la riduzione dei permessi, una forte spinta alla flessibilità e alla precarietà, nonché aumenti salariali di molto sotto le richieste avanzate dai sindacati confederali. Effetti negativi si hanno anche sull'assistenza sanitaria e sulle paghe orarie molto più basse vista la retribuzione di 6,50 euro l'ora."Vogliamo con questa protesta smuovere le acque e cercare di tornare indietro. Sono scese anche le ferie e anche i permessi (Rol) sono calati del 50 per cento" afferma il sindacalista, Emidio Palleroni. Accanto ai lavoratori la senatrice pentastellata, Gabriella Di Girolamo. "E' importantissimo che in questo momento il governo acquisisca il dato che il settore è in crisi e apra subito un tavolo" aggiunge la parlamentare".(ANSA)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento